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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Riccione

Cade dal tetto e muore per salvare il gatto. "Aiutava tutti, aveva convinto un uomo malato a curarsi"

La Caritas interparrocchiale di Riccione piange Francesco Baldassarre, morto dopo due settimane di agonia al Bufalini di Cesena. E' precipitato dal tetto di casa per salvare il gatto. "Era un volontario stimato"

Francesco metteva sempre davanti il prossimo. Voleva aiutare tutti. Come voleva aiutare quell’indifeso gattino, che non riusciva più a scendere dal tetto della sua abitazione di Riccione. Ma il destino è stato beffardo: Francesco Baldassarre, 59 anni, perde l’equilibrio e precipita a terra. Le sue condizioni appaiono subito gravi, viene trasportato al Bufalini di Cesena dove muore dopo un lungo calvario durato giorni. Non riuscirà più a riprendersi dal coma, dopo una timida speranza durata due settimane. “Umile, mite e sensibile”, sono i termini con cui lo descrive Rosanna Pompei, la presidente dell’associazione Madonna del Mare (Caritas di Riccione) con cui Francesco collaborava come volontario da oltre dieci anni. La sepoltura si svolgerà nella mattinata di martedì (6 settembre), alla cappella della Divina Misericordia a Santeramo, in provincia di Bari, dove era originario e dove risiedono i parenti.

“Francesco era una persona molto disponibile”, lo ricorda la presidente Pompei. Ed è stata proprio quella disponibilità verso il prossimo, questa volta il suo gattino, a non lasciargli scampo. Rosanna vuole ricordare Francesco per il bene che ha fatto al prossimo, ogni lunedì e martedì si recava a portare il mangiare alle persone in difficoltà e si recava anche per la raccolta nelle aziende dei beni alimentari. “Il suo ultimo atto d’amore risale a fine luglio – racconta Rosanna -, c’era un signore fuori dall’ospedale Ceccarini che non si voleva fare curare. Aveva infezioni alle gambe, ma sostava fuori dall’ospedale senza prestarsi alle cure. Francesco ha iniziato a portargli da mangiare, finché non ha iniziato a fargli compagnia e tutti i pomeriggi gli portava la merenda. Un giorno lo ha convinto, e avevamo saputo un mese fa che quel signore aveva deciso di essere ricoverato”.

Rosanna ha pensieri solo per la famiglia di Francesco, che faceva l’imbianchino ed era ben voluto da tutti. Soprattutto in Caritas dove collaborava da oltre dieci anni. “In questo momento come Caritas vogliamo solo far sentire il nostro calore e la vicinanza alla famiglia – spiega la presidente Pompei -. Non sarà semplice trovare un’altra persona come Francesco, ma non solo per la sua disponibilità ma per come lui sapeva farsi coinvolgere e aiutare le persone che soffrivano”. Lascia la moglie Maria e i figli Giuseppe e Pamela.

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