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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Campo Lavoro, partenza col botto: 54mila euro dai mercatini del’usato

Oltre la metà degli incassi è stato registrato nei due centri di raccolta di Rimini che aumentano entrambi rispetto alla passata edizione

54 mila euro, spicciolo più, spicciolo meno. E’ l’incasso, ancora provvisorio, totalizzato dai vari mercatini del Campo Lavoro alla chiusura della prima giornata di sabato. Un grande risultato, superiore di almeno 6 mila euro al già ottimo dato dell’anno scorso, che fa ben sperare in quello che sarà il dato finale di domenica sera. Oltre la metà degli incassi è stato registrato nei due centri di raccolta di Rimini che aumentano entrambi rispetto alla passata edizione: 21 mila euro sono stati contabilizzati nel centro raccolta principale di Rimini Celle e 7.600 euro nel campo di Cristo Re, in Via delle Officine, che ha fatto segnare un più 50 per cento. Grosso modo allineati all’anno scorso i dati di Santarcangelo (9.800 euro), Riccione (8.600), Verucchio (3.900). Molto bene è andato il centro raccolta di Bellaria che ha totalizzato 3.200 euro: ovvero il doppio della passata edizione.

Anche se un censimento è impossibile, ovunque si segnala una grande partecipazione di volontari ai quali questa mattina ha voluto portare il suo saluto il vescovo di Rimini Lambiasi  Affollatissimi, come sempre, i mercatini dell’usato dove è stato venduto un po’ di tutto. Libri, giocattoli, abbigliamento, elettrodomestici, oggetti per la casa e biciclette. Agli incassi dei mercatini si dovrà poi aggiungere il ricavato della vendita dei rottami che si stanno accumulando nei piazzali di raccolta: ferro, panni, carta, rifiuti elettronici, destinati al mercato del recupero.

I primi dati della mattinata di domenica confermano l’ottimo andamento del sabato. Le chiamate per materiali da ritirare sono ancora molte e ovunque si segnalano folle di compratori delle più diverse nazionalità. Solo all’asta delle biciclette di Rimini hanno partecipato, accanto agli italiani, intere famiglie provenienti da Cina, Marocco, Albania, Tunisia, Algeria, Senegal, Perù e Macedonia. Tutti insieme, gli accanto agli altri, impegnati ad accaparrarsi vecchie bici, tra battute e risate, senza distinzione di lingua e nazionalità. Tanto che a qualcuno è venuto in mente di esporre un cartello con su scritto “Everyone ride in the same language”. Ovvero “Tutti pedalano nella stessa lingua”. Anche questo è il Campo Lavoro.

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