È indiscutibilmente tornato a “stare bene” Caparezza, o almeno è quanto traspare dall’energia che muove durante i concerti del suo ultimo tour “Prisoner 709”. Gli anni di fermo, un po’ a causa di una crisi interiore e un po’ per colpa del fastidioso acufene che l’ha colto nel 2015, non hanno annichilito Michele Salvemini, anzi. Ne è stata prova anche il concerto di giovedì sera che ha riempito il “Rimini Park Rock”, quita tappa del suo tour estivo – iniziato al Lucca Summer Festival lo scorso 27 giugno – dove ha travolto il pubblico con un live vivace e spettacolare.

Caparezza in concerto a Rimini, 05-07-2018 (foto RiminiToday)

Un concerto che poco ha avuto a che fare con la versione invernale del tour, come dice lo stesso Caparezza: “Mi siete venuti a vedere tutti quest’inverno nei palazzetti? Bene perché questo show non c’entra un cazzo!”. È stato infatti forse più un ritrovo tra amici di vecchia data che chiacchierano, scherzano e ricordano storie passate lo show riminese in cui Capa ha fatto ballare il suo pubblico con pezzi tratti sin dai primissimi album: da “Eretico” a “Dalla parte del toro”, alle immancabili “Fuori dal tunnel”, “Vengo dalla luna” e “Vieni a ballare in puglia”. Una scaletta completamente rivista, quindi, fatta di una ventina di brani di cui solo cinque o sei tratti dal pluripremiato disco “Prisoner 709”.

Uno show coinvolgente di quasi due ore, inserito all’interno di una bella cornice densa di scenografia, danza, giochi di scena e installazioni dove il rapper pugliese ha acceso il suo pubblico con la semplicità e la simpatia che lo contraddistinguono. Anche a Rimini Caparezza ha dato prova della sua continua crescita come artista e cantautore mai banale, limpida nel suo ultimo strepitoso disco - il più intimo e personale della sua carriera - e negli spettacolari live che sta portando in giro lungo tutto lo Stivale.