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Cronaca Riccione

Un capriolo "innamorato" fa capolino lungo il rio Melo. Appello ai cittadini, "lasciatelo tranquillo"

La Polizia locale ha chiesto un parere agli esperti della Regione: "L’eventuale cattura con reti è altamente rischiosa per l’esemplare stesso che potrebbe essere soggetto ad infarto nel 30% dei casi"

Un bellissimo esemplare di capriolo ha fatto capolino, a sorpresa, lungo la riva del rio Melo a Riccione. A mare della Statale Adriatica. Dopo la capriola che era rimasta a lungo all’interno dello scalo dell’aeroporto Fellini e la cui storia aveva intenerito il web, ora l’habitat della Perla Verde ricco di vegetazione, di acqua e di nascondigli ha reso l’area interessante per il capriolo, nel pieno del periodo degli amori, e così ci ha scelto per passare questi mesi per lui importanti ai fini della riproduzione. A raccontare la storia e la presenza dell’esemplare è la Polizia locale di Riccione, attraverso la sua pagina social.

Il comando ha subito chiesto un parere a degli esperti, del settore Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, per capire come poter risolvere la situazione. E così hanno raccontato della stagione degli amori del capriolo riccionese e hanno fornito una serie di indicazione. Ora la Polizia locale invita i cittadini a seguire le indicazioni.

E nel dettaglio è stato spiegato che l’eventuale sedazione con anestetico, potendo solo stimare il peso dell’animale, comporta il rischio di morte per eccessiva dose oppure l’inefficacia della stessa qualora troppo ridotta. Va considerato che il capriolo, una volta colpito, inizierà a correre all’impazzata prima che il sedativo entri in azione con il rischio che attraversi la Strada Statale Adriatica e che non si riesca più a tornare.

“L’eventuale cattura con reti è altamente rischiosa per l’esemplare stesso – spiegano gli esperti - che con grande probabilità potrebbe essere soggetto ad infarto nel 30% dei casi”. “In sostanza – dice la Polizia locale - almeno fino alla terza domenica di settembre, considerati i rischi sopra esposti, non si ritiene opportuno intervenire in alcuna maniera”.

Perché la terza settimana, come scrivono dalla Regione? Perché il capriolo diventerà ‘indifferente’ ovvero terminerà la fase degli amori e diventerà più tranquillo e probabilmente si allontanerà verso la zona collinare.

“E allora perché non lasciarlo tranquillo a vivere il suo periodo dell’amore? Potremmo usare un percorso o strade alternative? Pensiamo che preservare la vita di questo splendido animale valga un piccolo sacrificio: non avviciniamoci per accarezzarlo e non percorriamo quel tratto se conduciamo un cane. E voi cosa ne pensate? Ci aiutate a condividere l’informazione e a preservare questo giovane amico?”, così conclude il suo messaggio la Polizia locale.

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