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Cronaca Riccione

Carolina, la piccola tartaruga marina cieca, torna a nuotare in mare dopo 3 anni

Un duro lavoro per la Fondazione Cetacea che ha avviato un progetto sperimentale in suo nome per stimolarla ad orientarsi, cacciare, trovare autonomamente il cibo grazie ai sensi rimanenti

Carolina è una tartaruga della specie Caretta caretta trovata di fronte all'Acquario di Cattolica il 23 marzo 2018: spiaggiata a causa delle forti mareggiate, misurava appena 22 cm per 1,4 kg. Carolina però, a differenza delle altre piccole tartarughe salvate in quei giorni di oltre 3 anni fa e ricoverate al Centro di Recupero Tartarughe Marine di Fondazione Cetacea a Riccione, è un caso un po' particolare: è cieca. Per questa ragione per lei è stato creato un progetto che negli anni ha visto sperimentare nella vasca arricchimenti ambientali per stimolarla ad orientarsi, cacciare, trovare autonomamente il cibo grazie ai sensi rimanenti. Il progetto "Carolina" ha poi subìto un ulteriore sviluppo: dai primi di agosto 2021 la giovane tartaruga è stata inserita nella caletta recintata in mare creata per la riabilitazione delle tartarughe a Baia Flaminia a Pesaro, come era stato lo scorso anno per le tartarughe Alessandra e Faustina: in entrambi i casi, i due esemplari sono stati rilasciati in natura dopo una breve permanenza. 

Carolina è stata monitorata in maniera molto più capillare, utilizzando anche mezzi tecnici come droni e go Pro, per valutare il suo comportamento in un habitat naturale protetto: la durata delle sue immersioni, se nuota sul fondo, se riesce a cacciare e procurarsi cibo in autonomia. Questa osservazione non sarebbe stata possibile senza i soci e volontari pesaresi che grazie al Comune di Pesaro hanno realizzato un'apposita recinzione in mare concepita con tutti gli accorgimenti per la sperimentazione relativa a Carolina. Di fondamentale supporto sono stati anche il vicesindaco di Pesaro Dott. Daniele Vimini, che ha seguito passo a passo la nostra esperienza, e il comandante capitano di fregata Barbara Magro, che ha garantito l'appoggio delle istituzioni marittime pesaresi. Il monitoraggio, della durata di più di un mese, 24 ore su 24, ha dato esito positivo, con grande gioia dell'associazione, il cui scopo primario è e rimane la liberazione degli animali curati, garantendo loro il più alto livello di vita possibile. Carolina adesso pesa 8kg ed è pronta ad andarsene.

È importante ricordare che, a differenza degli esseri umani, molti animali, tra cui appunto le tartarughe, si affidano più ai sensi dell'olfatto e del tatto, anziché della vista. Nella sua vita di subadulta, la Caretta caretta passa parte del tempo sui fondali, dove non arriva la luce della superficie, e sfrutta l'olfatto per procacciarsi il cibo: comportamento di caccia che diventa preferenziale in età adulta, ma che Carolina ha già dimostrato di prediligere, con lunghe apnee alla ricerca di cozze sugli scogli posizionati sul fondale della sua caletta. In accordo con i veterinari e il suo team di esperti, Fondazione Cetacea Onlus ha ritenuto importantissima la stimolazione di Carolina, per riabituarla alla vita in mare aperto. Questo lavoro minuzioso ha dato il risultato che tutti speravano: la liberazione di Carolina è ora possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Pesaro, la Guardia Costiera e l'Associazione dei Miticoltori di Cattolica e Pesaro. Carolina verrà rilasciata domenica 5 settembre 2021 al largo di Pesaro nei pressi di un allevamento di cozze: l'area è stata scelta per garantire all'atto del rilascio una maggior sicurezza.

I soggetti coinvolti nel progetto Caletta di Pesaro sono: Fondazione Cetacea ONLUS, Parco del San Bartolo, Comune di Pesaro, Guardia Costiera Pesaro. Per Fondazione Cetacea l'esperienza della Caletta delle Tartarughe è iniziata nel 2012 a Numana come strumento indispensabile per la riabilitazione soprattutto di quelle tartarughe che hanno avuto delle complicazioni di tipo motorio e neurologico. Le tartarughe, una per volta, per 9 anni hanno trascorso un periodo di pre-liberazione in ambiente controllato nella caletta, una zona recintata in mare a pochi passi dal porto di Numana, dove per tutto il periodo di stallo l'esemplare veniva monitorato dai nostri responsabili e volontari, per osservarne il comportamento in natura.  Dallo scorso anno l'esperienza si sta ripetendo a Pesaro, presso Baia Flaminia, dove prima di Carolina sono state ospitate Faustina e Alessandra, entrambe grosse tartarughe lungodegenti che avevano subito gravi traumi da impatto con eliche che avevano procurato loro gravi complicazioni a livello neurologico. Entrambi gli esemplari, dopo aver dimostrato di essere autosufficienti, avevano concluso il periodo di riabilitazione con il rilascio in mare.

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