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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Riccione

Ha assicurato matite e fogli a tutti gli studenti, la cartoleria entra a far parte della storia di Riccione

Il negozio ha ottenuto il riconoscimento di Bottega storica “perché l’attività avviata nel 1966 si trova da sempre nella stessa sede di viale Lazio angolo viale Adua"

La cartoleria Adua di Riccione è Bottega Storica. Il riconoscimento è stato consegnato al fondatore Rinaldo Berardi e ai figli Roberto e Rita che gestiscono l’attività. Il negozio, inaugurato nel 1966, è da oggi iscritto all’apposito Albo comunale istituito nel 2022 per la valorizzazione dell’ambito commerciale storico. A consegnare la targa la sindaca di Riccione Daniela Angelini insieme ad Alfredo Rastelli, referente della delegazione di Riccione di Confcommercio della provincia di Rimini.

“Non c’è riccionese che non abbia frequentato ai tempi della scuola la cartoleria Adua – ha commentato la sindaca Daniela Angelini – Questa cartoleria non è solo un'attività, ma fa parte della storia di Riccione. La sua titolare, Adua, è rimasta nei cuori di tanti riccionesi e non solo. Tutti la ricordano ancora per la sua simpatia. L’immagine bellissima di Adua e Rinaldo negli anni ‘50, che campeggia sull’edificio, rappresenta davvero un pezzo di storia per Riccione Paese. La consegna di questo riconoscimento rientra perfettamente anche nelle iniziative che vanno a valorizzare la storia della nostra città”.

Alfredo Rastelli, referente della delegazione di Riccione di Confcommercio della provincia di Rimini: “Sono molto contento per questo riconoscimento di Bottega Storica per questa nostra attività associata, un premio del tutto meritato per una pietra miliare del nostro commercio. Inoltre, è uno dei pochi negozi capace di completare i passaggi di generazione in generazione rimanendo a conduzione familiare. La cartoleria Adua non ha certo le dimensioni di un grande magazzino, ma ci si può trovare sempre quello che serve grazie alle capacità e alla professionalità della famiglia Berardi. Quello che amo di più sono la gentilezza, la possibilità di scambiare due chiacchiere e di avere consigli, ovvero quel rapporto umano che ormai non è più scontato, ma che è fondamentale nel commercio e ne certifica la qualità”.

Roberto Berardi, cartoleria Adua: “Essere tra le Botteghe Storiche del Comune di Riccione ci dà tanta soddisfazione. I miei genitori, mia sorella, i miei nipoti, io e ora mio figlio abbiamo visto entrare da noi generazioni di ragazzi riccionesi. Quasi non trovo giusto chiamarli solo clienti per il rapporto che negli anni si è creato. Questa è una grande soddisfazione, come quando i turisti di Roma ci dicono che nemmeno nella capitale trovano una cartoleria così fornita. Noi siamo una cartoleria tradizionale, mentre il mondo del commercio è in continua evoluzione e in questo periodo facciamo i conti con un’impennata esorbitante dei costi delle materie prime, in particolare della carta. Il nostro lavoro primario diventa il saper scegliere in fase di acquisto per non far pagare i maggiori costi a tutti al cliente. Questo riconoscimento di Bottega Storica premia la professionalità e la passione che i miei genitori hanno sempre messo e che ci hanno tramandato e ricompensa del lavoro quotidiano”.

Con l’iscrizione all'Albo Comunale delle Botteghe Storiche e dei Mercati Storici del Comune di Riccione, la Cartoleria Adua potrà fregiarsi di una targa che ne caratterizza e testimonia l'appartenenza, nel rispetto della tipologia ed uso definito dalla Regione Emilia-Romagna.

Il locale ha ottenuto il riconoscimento come si legge nella scheda di valutazione: “perché l’attività avviata nel 1966, con licenza n. 2184 del 1 agosto 1966, risale a 56 anni fa e si trova nella stessa sede di viale Lazio n. 28 angolo viale Adua. Il locale commerciale inoltre presenta le medesime caratteristiche e denominazione delle origini, avendo mantenuto l’impronta principale di cartoleria specializzata e costituendo, attraverso gli anni, un punto di riferimento per studenti, professionisti, imprese. Sul muro esterno del negozio una bella gigantografia in bianco e nero di Adua e Rinaldo ritratti insieme negli anni ‘50, che rende ancor di più il senso di una continuità fra passato e presente”.

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