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Cronaca

Case popolari: maggiori controlli e agevolazioni per chi è colpito dalla crisi

Nell'ultima seduta prima della pausa estiva, il Consiglio comunale ha discusso e approvato le modifiche ed integrazioni del Regolamento per l'assegnazione e la gestione di alloggi di edilizia residenziale pubblica

Nell’ultima seduta prima della pausa estiva, il Consiglio comunale ha discusso e approvato nella seduta di martedì sera le modifiche ed integrazioni del Regolamento per l’assegnazione e la gestione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Approvata con votazione per appello nominale: 16 i voti favorevoli (maggioranza e Sel), sei i contrari (Pdl, Lega nord e il consigliere Renzi), tre le astensioni (M5S).

“La modifica al Regolamento ERP approvatadal Consiglio Comunale è la sintesi di un lavoro di due anni  - commenta il vicesindaco Gloria  Lisi – frutto di approccio veramente integrato fra politiche sociali, politiche abitative, azienda ASL, le organizzazioni sindacali e le associazioni. Questo atto non è un mero adempimento burocratico, ma è il frutto di un lavoro ben fatto che lasciamo alla città. Un lavoro in cui le ideologie hanno lasciato spazio alla volontà di voler dare risposte il più possibile adeguate alle persone che hanno bisogno di una casa, soprattutto in un momento di crisi gravissima come quella che stiamo attraversando. Risposte – continua il vicesindaco – che purtroppo devono fare i conti con il disinteresse delle politiche nazionali e con i continui tagli dello Stato a settori quali istruzione, sanità, welfare, giustizia e sicurezza (il 92% in meno di fondi tra il 2008 anno di inizio della crisi e il 2013), a cui noi ribattiamo investendo nel welfare il 42% del nostro bilancio. Da questi presupposti nasce l’idea di ripensare a fondo le nostre politiche abitative per le quali limitarsi ad una buona manutenzione sarebbe cosa del tutto insufficiente. Le modifiche al Regolamento sono dunque solo un tassello del più ampio lavoro che stiamo portando avanti”.

Le più importanti modifiche al Regolamento riguardano la formulazione della graduatoria, e in particolare: introduzione di una tutela per i lavoratori colpiti dalla crisi economica che hanno visto ridotto il proprio reddito familiare: è la prima volta che nel regolamento si fa esplicito riferimento ai lavoratori in condizioni disagiate; riformulazione complessiva delle condizioni di svantaggio economico, con la riduzione del punteggio relativo alla condizione ISEE che verrà attribuito solo alle famiglie più svantaggiate con un ISEE non superiore ad € 15.000,00; maggiore punteggio attribuito all’incidenza del canone di locazione sul reddito percepito che oscillerà da un minimo di punti 2.800 ad un massimo di 10.000; nomina di una commissione tecnica con la funzione di valutare e fornire maggiore controllo per l’attribuzione del punteggio di sfratto per morosità che costituisce condizione di priorità solo per le famiglie in carico ai servizi sociali. Questo a garanzia di un criterio che non sia solo tecnicistico ma che vada a considerare, situazione per situazione, la sussistenza delle condizioni di disagio che hanno provocato lo sfratto per morosità.

Inoltre innalzamento del limite di età per l’attribuzione della condizione di “anzianità” (da 60 a 65 e da 65 a 70). Al fine di continuare il lavoro iniziato con l’individuazione delle nuove povertà e quindi tutelare le situazioni monogenitoriali, pur cercando di contrastare strumentalizzazioni a cui questa “forma familiare” si presta molto facilmente, si è provveduto ad una riformulazione delle condizioni per l’attribuzione del punteggio a favore di nuclei coabitanti adulti con figli a carico e punteggio ISEE. E introduzione di un riconoscimento determinato in 3 punti al giorno per ogni giorno di presenza nella graduatoria per l’accesso all’ERP che sarà attribuito ad ogni riaggiornamento semestrale della graduatoria, fino ad un massimo di punti 7.300, che è circa il 50% del punteggio attribuito ad una grave situazione di disagio abitativo. Questo punteggio, in base alle proiezioni fatte, non altera sostanzialmente la graduatoria ma tutela chi, a parità di altre condizioni di disagio, vive da più tempo sul territorio con un disagio abitativo che lo ha portato a presentare domanda per un alloggio ERP.

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