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Cronaca

Caso Funelli, palazzo Garampi sotto processo per danno erariale

Sindaco, assessori e il segretario generale Chiodarelli citati in giudizio dalla Corte dei Conti per aver affidato il ruolo di capo di gabinetto a chi non aveva i titoli accademici per ricoprirlo. Chiesto un danno erariale per 65mila euro

Arrivata la citazione a giudizio, da parte della Corte dei Conti, per il sindaco Andrea Gnassi, gli assessori e il segretario generale del Comune legati all'affaire Funelli. Tutto risale all'elezione a primo cittadino di Gnassi che, all'indomani della chiusura delle urne, assunse come capo di gabinetto Sergio Funelli contrattualizzandolo in una categoria che, grazie all'interessamento dell'opposizione, si scoprì necessitava di un laureato per ricoprirla. Quando, nel settembre del 2013 la questione venne alla luce, palazzo Garampi cercò di limitare i danni con una modifica che riguardava il reinquadramento della figura professionale del capo di gabinetto dalla categoria D alla categoria C, con decorrenza dal 1° novembre 2013. Una modifica, spiegò l'Amministrazione, decisa in seguito ai rilievi della Procura della Corte dei Conti e in più generale alla luce del nuovo orientamento della giurisprudenza contabile sull’inquadramento necessario per ricoprire quello specifico ruolo. Un aggiustamento che, tuttavia, non è stato gradito dalla Corte dei Conti che, adesso, ha quantificato il costo di Funelli in 133 mila euro. La parte di retribuzione contestata è quella dei 38mila euro di indennità annua in aggiunta alla base contrattuale di 23mila. Quindi si parla di circa 65mila euro (da giugno 2011 a novembre 2013) che sarebbero da restituire. La prima udienza è attesa entro la fine dell'anno.​

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