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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ampliamento dell'inceneritore di Raibano, Vitali chiede un incontro al Ministro dell'Ambiente

Ricorda Vitali: "La società di gestione dell’impianto vuole ampliare l’incenerimento di rifiuti sia urbani che speciali non pericolosi, importandoli da altri territori, sia della Regione che da tutta Italia"

Il Presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, ha scritto una lettera al Ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, in relazione alla vicenda dell’impianto di incenerimento di Raibano. Vitali evidenzia come "le politiche di gestione dei rifiuti urbani e assimilati sono sempre state all’attenzione delle nostre amministrazioni, e pur con la difficoltà di localizzazione e realizzazione di tali impiantistiche sul territorio, l’obiettivo è stato perseguito e raggiunto con la piena consapevolezza che ogni territorio si deve far carico del rifiuto che produce".

"Lo sviluppo della raccolta differenziata ha superato il 60%, tra le prime Province in Emilia Romagna. Si sono realizzate più di una impiantistica per il trattamento e il recupero dei rifiuti - chiosa il presidente della Provincia -. Fra le impiantistiche realizzate vi è stata anche la costruzione di una linea dell’impianto di incenerimento aggiornata ai livelli migliori di protezione delle emissioni. Con il Piano provinciale di gestione dei rifiuti solidi urbani abbiamo definito che tale impianto sia al servizio del solo rifiuto prodotto in ambito provinciale, nonché il quantitativo massimo necessario da incenerire, con la scelta di ridurre tale quantitativo man mano che la raccolta differenziata e il recupero di materia fosse progredito".

Chiosa Vitali: "Ora, in forza del decreto Ministeriale del 7 Agosto 2013, in funzione dell’efficienza energetica e del rispetto dei valori limite di emissione previsti dal Decreto stesso, la società di gestione dell’impianto vuole ampliare l’incenerimento di rifiuti sia urbani che speciali non pericolosi, importandoli da altri territori, sia della Regione che da tutta Italia. Ci è difficile pensare che un settore così delicato possa essere lasciato al libero mercato, senza un ruolo preminente delle Amministrazioni pubbliche locali. Le Amministrazioni comunali limitrofe all’impianto di Coriano, Riccione, Misano Adriatico e l’Amministrazione provinciale di Rimini, particolarmente preoccupate, sono a chiederLe un incontro per verificare la possibilità di evitare una situazione che rischia di creare un ingiustificato disagio e allarme ai cittadini”.

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