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Sabato, 1 Aprile 2023
Cronaca

Giovane cassiere sospettato di aver fatto sparire mezzo milione dalla banca

Il dipendente infedele, nel corso di un anno, avrebbe utilizzato i soldi per alimentare la sua ludopatia riuscendo a nascondere gli ammanchi

Sarebbe stata la ludopatia a spingere un cassiere riminese 29enne a sottrarre il denaro dalla banca, un istituto dell'entroterra, dove lavorava. Un ammanco che, nel corso di un anno, è arrivato ad essere di mezzo milione di euro scoperto solamente grazie a banale controllo di routine. Secondo le indagini, infatti, il dipendente infedele avrebbe approfittato della sua posizione per far risultare dei movimenti sui conti correnti per poi a fine giornata far sparire i contanti dalla cassa. Un meccanismo che, grazie all'esperienza dell'indagato, non provocava ammanchi sui conti correnti dei clienti. Nei confronti del 29enne, difeso dagli avvocati Luca Greco e Francesca Giovanetti, è arrivato l'avviso di conclusione delle indagini l'atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio da parte del sostituto procuratore Davide Ercolani che ha coordinato l'inchiesta con l'accusa di appropriazione indebita pluriaggravata. Sarebbe stato lo stesso cassiere, messo davanti all'evidenza da parte del direttore della filiale, a crollare e ad ammettere le proprie responsabilità.

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