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Cattolica, era evaso grazie al pemesso-premio e rapinava le banche

Nel pomeriggio di martedì, a Parma, i carabinieri di Riccione hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare in carcere dal G.I.P. di Rimini

Nel pomeriggio di martedì, a Parma, i carabinieri di Riccione hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere dal G.I.P. presso il Tribunale di Rimini, arrestando G.M., nato a Lecce nel 1967,  perché ritenuto responsabile di rapina aggravata. I Carabinieri sono arrivati a lui dopo ,l'attività investigativa avviata a seguito della rapina avvenuta il 3 febbraio scorso a Cattolica alla Banca Popolare dell'Emilia-Romagna.

I militari sono riusciti ad identificare il sospetto grazie al prezioso contributo delle testimonianze raccolte e delle immagini registrate dal sistema video dell’istituto di credito. I militari accertavano che il rapinatore, approfittando di un permesso premio concessogli dal 24 al 27 dicembre 2010, era evaso dalla Casa Circondariale di Taranto, dove si trovava recluso per espiazione di varie condanne con fine pena 17 luglio 2017, rendendosi protagonista sia della rapina di Cattolica, che di altre analoghe rapine in danno di banche di Emilia Romagna, Puglia e Marche.

Pertanto, il G.I.P. del Tribunale di Rimini, a seguito di richiesta della Procura, che concordava con le risultanze investigative prospettate, emetteva il provvedimento restrittivo che veniva notificato all’interessato presso la Casa Circondariale di Parma, luogo di sua temporanea reclusione.

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