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Cronaca Cattolica

Cattolica per la Tanzania, si rinnova l'impegno della città per la popolazione africana

Dal 2007 l'associazione presieduta dal dottor Maurizio Lugli attiva nella raccolta di fondi. Sabato 1 settembre la cena a sostegno dei progetti

Fervono i preparativi per la tradizionale cena di pesce a sostegno dei progetti dell'associazione “Cattolica per la Tanzania” che si svolgerà il prossimo sabato 1° settembre, alle 20,30, in Piazza Mercato. L'associazione nasce nel 2007 dall'idea del dottor Maurizio Lugli, medico chirurgo di Cattolica. Oltre a realizzare progetti per il Paese dell'Africa orientale, ha attivamente collaborato con i comitati di quartiere di Cattolica e sostenuto la raccolta fondi per i paesi marchigiani colpiti dal terremoto. L'appuntamento del 1 settembre, patrocinato dall'Amministrazione Comunale, verrà allietato dal concerto del gruppo “Doctor B Social Club”, ma sarà soprattutto occasione per spiegare il nuovo progetto che si sta realizzando: la permacultura.

“Nel 2016 abbiamo terminato – spiegano dall'associazione - la costruzione della scuola secondaria “kilasara” che attualmente ospita circa 500 studenti. L’anno scorso abbiamo deciso di abbandonare il “mattone” e di sostenere progetti che riguardassero più specificatamente l’uso delle risorse che l’Africa offre. Così è stato, quest’anno è iniziata la nostra nuova avventura, la permacultura”. Di cosa si tratta? La permacultura è un sistema di progettazione di insediamenti umani sostenibili. Si occupa di terra, acqua, piante, animali, energia, biodiversità. La interconnessione di tali elementi porta alla creazione di: sistemi ecologici sostenibili, economicamente produttivi, evitando ogni forma d’inquinamento ed assicurando la sostenibilità nel lungo periodo.

“È un approccio – continuano dall'associazione - che ci permette di salvaguardare l’ambiente. Dobbiamo essere sempre consapevoli che la terra non ci appartiene, ci è stata data in prestito ed abbiamo l’obbligo di lasciarla nelle migliori condizioni possibili per le future generazioni. Tre mesi fa, durante l’ultimo viaggio, abbiamo avviato il nuovo progetto sui terreni della missione della congregazione di preti Tanzaniani con cui collaboriamo. Nei prossimi viaggi ci sposteremo a Sumbawanga , al confine con lo Zambia, dove si è insediato Vescovo uno dei preti con cui abbiamo collaborato più intensamente. Per suo tramite potremo interagire, senza problemi, con gli abitanti dei villaggi più disperati della zona. È indispensabile assicurare, non solo sussistenza, ma anche la consapevolezza che il futuro è nelle loro mani. Il progetto ci darà la possibilità di agire concretamente e non, a parole, a casa di chi è bisognoso”.

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