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Cronaca Riccione

Catturato trio di rapinatori: armati di pistola hanno colpito in una tabaccheria e in un alimentari

A tradirli sono stati i frequenti giri in tabaccherie del pesarese e della Romagna per mettere all'incasso i Gratta&Vinci rubati

E' scattato all'alba di giovedì il blitz dei carabinieri del Norm di Riccione che ha permesso di arrestare un trio di rapinatori che, nel mese di febbraio, avevano messo a segno due colpi armati di pistola. A finire in manette sono stati due 40enni riminesi e una russa 34enne, tutti già noti alle forze dell'ordine, incastrati dall'ingordigia di mettere all'incasso i tagliandi Gratta&Vinci frutto di un colpo al bar "Post" di Misano nella notte tra il 9 e il 10. In quella occasione, secondo le indagini dell'Arma, il trio era entrato in azione intorno alle 2 di notte quando aveva convito la dipendente del locale a riaprire per un acquisto dell'ultimo momento. A mettere a segno la rapina, che aveva fruttato un bottino di 2500 euro oltre a stecche di sigarette e tagliandi della lotteria istantanea, era stato un solo malvivente armato di pistola e poi fuggito in sella a uno scooter. Sulla base della descrizione del rapinatore, i carabinieri avevano ricostruito il suo percorso grazie alle immagini di videosorveglianza e a scoprire un altro tentativo di rapina, con le stesse modalità, avvenuto nella notte tra l'8 e il 9 febbraio.

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Gli inquirenti, poi, hanno iniziato a monitorare gli incassi dei biglietti Gratta&Vinci rubati che arrivavano dalle tabaccheria sia riminesi che pesaresi. Sempre grazie ai filmati delle telecamere a circuito chiuso sono stati così individuati i due uomini e la donna e, l'attenzione dei carabinieri, ha iniziato a concentrarsi sul trio. La sera del 13 febbraio, mentre gli investigatori stavano svolgendo i loro accertamenti presso una tabaccheria di Cesenatico, uno dei due 40enni si era presentato nella rivendita per incassare l'ennesimo biglietto vincente. Inconsapevole della presenza dei carabinieri, l'uomo era stato poi identificato da una pattuglia fornendo così agli inquirenti il nome e l'indirizzo.

Sospettando di essere stato scoperto, il malvivente per il colpo successivo si era affidato alla propria fidanzata, la 36enne russa, e all'amico e coetaneo. Il due, in sella sempre allo scooter, la sera del 19 febbraio avevano tentato un'altra rapina sempre a mano armata facendo irruzione in un alimentari nel quartiere di Santa Monica a Misano. Il colpo, però, era fallito grazie alla prontezza delle commesse che erano riuscite a metterli in fuga. Gli inquirenti, così, avevano chiesto e ottenuto un mandato di perquisizione per le abitazioni del trio e, nell'appartamento della coppia, erano spuntati numerosi pacchetti di sigarette ancora imballati, i caschi utilizzati dai malviventi e lo scooter maldestramente riverniciato. A casa del secondo 40enne, invece, oltre al casco e agli indumenti utilizzati per il tentativo di rapina all'alimentari è stata trovata anche la pistola poi risultata una scacciacani.

Tutti gli indizi hanno permesso di chiudere il cerchio e il pubblico ministero che ha coordinato l'indagine, Giulia Bradanini, ha chiesto e ottenuto dal gip del Tribunale di Rimini un'ordinanza di custodia cautelare per il trio con le accuse di rapina e tentata rapina in concorso, ricettazione e porto abusivo di strumenti atti ad offendere. Eseguita nella mattinata di giovedì, la coppia è stata poi trasferita nel carcere di Pesaro mentre, per l'amico, si sono aperte le porte della casa circondariale di Rimini. Nei prossimi giorni i malviventi saranno sottoposti all'interrogatorio di garanzia.


 

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