Centinaia di famiglie a rischio sfratto, il comune lancia allarme: "Situazione esplosiva"

Il 30 giugno, "salvo eventuali proroghe ad oggi non previste", scade il cosiddetto "blocco sfratti" adottato per supportare le famiglie in difficoltà a causa della pandemia. E l'amministrazione comunale di Rimini non nasconde la sua preoccupazione: la situazione "rischia di esplodere se non ci sarà una presa di coscienza da parte del legislatore, e se non ci saranno interventi su scala nazionale e regionale, in grado di accompagnare questa difficile fase di passaggio". Tra meno di due mesi, argomentano da Palazzo Garampi, potrebbe dunque scatenarsi un "vera emergenza sociale". Nei 25 Comuni della provincia sono infatti oltre un centinaio le famiglie che dall'1 luglio saranno raggiunte quasi nell'immediato da un provvedimento di sfratto", disposto dal Tribunale per via di "morosità antiche che perdurano da tempo, ora non più rimandabili". A queste si aggiungono i procedimenti ancora in corso e che si completeranno nei mesi a seguire, "aggravando quindi un quadro che coinvolge centinaia di famiglie del territorio provinciale". Un'emergenza, aggiunge l'amministrazione, in cui si intrecciano "diversi fattori, con la pandemia che ha aggravato" la crisi economica e la perdita di reddito delle famiglie, radicando "ancora di più la tendenza dei proprietari di immobili a non mettere in affitto i propri locali". Da qui la richiesta di una "presa di coscienza da parte del legislatore", mentre il Comune lavora per capire come intervenire: nei prossimi giorni sarà convocato un tavolo di confronto con le associazioni che rappresentano i proprietari di immobili firmatarie dei patti territoriali per i canoni concordati, per analizzare la situazione del mercato privato.