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Cronaca

Centrale eolica offshore, Italia Nostra: "Finalmente dalla Regione un po’ di serietà"

Per l'associazione ambientalista il progetto "è sbagliato per il luogo e gli effetti che avrebbe sull’intero sistema riminese e va respinto"

Dopo gli aggiornamenti della Regione sul tema del parco eolico offshore, approdato in assemblea legislativa e nel quale è emerso come dall'amministrazione dell'Emilia-Romagna in questa fase, non si registrano particolari veti alla prosecuzione del progetto, arriva il veto di Italia Nostra che è sempre stata contraria all'impianto. "Dobbiamo ringraziare l’assessore regionale allo sviluppo economico Vincenzo Colla - spiegano dall'associazione ambientalista - se, rispondendo all' interrogazione della consigliera Silvia Piccinini del M5s, riporta in un alveo istituzionale serio un dibattito che, per il momento, stupisce per la superficialità delle argomentazioni espresse. Per esempio, che senso ha affermare da parte di un soggetto istituzionale come la consigliera Piccinini che “il Parco eolico coprirà il 50% del fabbisogno energetico della provincia di Rimini” se ormai anche i sassi sanno che l’intera energia prodotta, oltre ad avere ricaduta zero sul territorio riminese, per legge confluisce sulla rete nazionale e non locale. Quel supposto 50% di energia prodotta è una misura che andrebbe bene a Mantova come a Caserta. E allora perché usare questi paragoni che non hanno senso alcuno se non sollevare confusione? Tralasciamo poi l’esaltazione dell’impianto industriale che “se opportunamente valorizzato, potrà anche aumentare l'attrattività turistica”. Infatti abbiamo effettivamente notato come le campagne di comunicazione di tutte le località competitor con la Riviera di Rimini puntino su queste nuove attrattive turistiche. 

"La verità - prosegue Italia Nostra - è che il progetto di centrale eolica industriale offshore Energia Wind 2020 presentato al Ministero è sbagliato per il luogo e gli effetti che avrebbe sull’intero sistema riminese e va respinto. Un giudizio chiaro, netto, che fa seguito a quello che nell’estate 2020 ha visto l’intera collettività riminese (dai consigli comunali, alle associazioni di categoria, ai partiti politici) schierarsi contro. Sarà modificato? Ne sarà presentato uno diverso più rispettoso dell’ambiente, di un territorio e degli interessi dei suoi cittadini? Purtroppo – e questo è incredibile ma non ci stupiamo - l’evoluzione di quel progetto sono solo state annunciate per bocca del suo amministratore delegato. Non un atto, non uno schizzo. La società riminese ha potuto prendere atto solo di un insieme di parole senza che a queste anticipazioni sia seguita un’effettiva corrispondenza sugli atti. L’esperienza ci insegna che come sia nei dettagli si nasconde il diavolo. Ne abbiamo avuto più di una riprova già dall’inizio di questa vicenda, ad iniziare dall’altezza degli aerogeneratori o comparando la distanza dalla battigia a quella delle piattaforme esistenti.  Crediamo che il desiderio e la necessità di conoscerlo sia un’esigenza - come ci ha ricordato l’assessore Colla – di tutta una collettività affinché ci si possa misurare non sulle voci ma sui fatti reali e concreti. Italia Nostra sarà pronta ad esaminarlo punto per punto, senza preconcetti ma analizzandolo a fondo così come è stato fatto in questo contesto".     

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