Centri estivi: crescono domanda e offerta: nella fascia 0/6 anni 100 posti pubblici in più
Il comune pronte ad erogare contributi per chi sceglie i privati. Priorità al sostegno disabili e fragilità sociali, con un investimento di 900 mila euro
Più posti pubblici, maggiori contributi a chi sceglie i privati, investimenti per sostenere l’aumento della richiesta da parte di bimbe e bimbi con handicap. Questo in estrema sintesi il quadro che emerge alla chiusura delle iscrizioni dei centri estivi di Rimini, e la relativa pubblicazione delle graduatorie. In numeri significa, nel complesso, più di un milione di investimento complessivo e la creazione di 100 posti pubblici in più. Partiamo dalla fascia 0/3 anni: fino l’anno scorso il Comune non offriva un servizio pubblico ma un contributo alle famiglie (in media negli anni circa 50) che sceglievano i servizi privati. Quest’anno l’Amministrazione comunale – oltre a confermare i contributi economici - con la collaborazione dell’Asp Valloni ha creato per la prima volta un servizio pubblico importante, con l’offerta complessiva di 63 posti (tutti esauriti). La fascia di età dove notoriamente si hanno più richieste e quella 3/6 anni. Fino l’anno scorso i posti pubblici disponibili oscillavano tra i 180 e i 190. Quest’anno l’Amministrazione ha investito per creare altri 40 posti in più, a fronte di un forte aumento della domanda, arrivando ad un totale di 225 posti pubblici. Per chi sceglie il privato sono previsti voucher distrettuali di conciliazione vita/lavoro per circa 305 mila euro. A questi, gli uffici di via ducale, stanno lavorando per aggiungere ulteriori 120 mila euro, arrivando dunque a superare ampiamente, nel complesso, i 400 mila euro di aiuti per le famiglie
Ad aumentare sono anche le domande da parte di bimbe e bimbi con disabilità che, quest’anno, sono – solo nella fascia 3/6 dei servizi comunali - sostanzialmente raddoppiate. Sono loro, insieme ai casi provenienti dalla tutela minori, o comunque con forti fragilità alle spalle, le bimbe e i bimbi a cui il servizio pubblico è chiamato doverosamente a dare la priorità. Rimini lo fa dedicando risorse importanti, arrivate a 900 mila euro solo per l’estate 2022, che andranno a sostenere educatori, ausili e strumenti didattici specifici.
“Sostenere i più deboli – spiega Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini - aumentare la risposta pubblica, e sostenere i privati grazie a contributi mirati. Questi in estrema sintesi i principi che hanno guidato l’organizzazione dei centri estivi 2022. Un servizio per cui crescono le domande, a Rimini come nel resto d’Italia, e per cui si sono resi necessari accorgimenti inediti. Il primo, è stato la creazione inedita di posti pubblici nella fascia 0/3 grazie alla collaborazione con l’asp Valloni. Il secondo il notevole potenziamento dei posti pubblici nella fascia 3/6 ani, e l’aumento dei voucher per chi sceglie il privato. Il terzo, l’ulteriore investimento nel sostegno alle disabilità. Le dinamiche sociali sottese a questi dati ci raccontano di una società in cui cresce la necessità di socializzazione, dopo le paure legate alla pandemia degli ultimi anni, e di bisogni famigliari che, rispetto al passato, vedono luglio sempre più trasformarsi per le famiglie da periodo di ferie, a tempo prevalente di lavoro. Trend che vanno analizzati per offrire servizi legati ai reali bisogni delle famiglie, nell’ottica di centri estivi più dinamici e integrati, dove pubblico e privato dialogano mettendo al centro un comune sviluppo professionale e di standard qualitativi dell’offerta, a partire da chi ne ha più bisogno”.