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Cronaca

Sabato pomeriggio a caccia di droghe, ecco il bazar del centro storico di Rimini

Una passeggiata all'ora dell'aperitivo tra le strade nel cuore della città per preparare lo "sballo" notturno

Che, a Rimini, lo spaccio di stupefacenti sia un mercato florido non era una novità ma che, nel cuore del centro storico della città si vendesse di tutto è, oramai, un dato di fatto. Ogni zona sembra essere affidata a una “banda” o, quantomeno, avere le proprie peculiarità con qualsiasi tipo di droga a disposizione. Ed è per verificare questo assioma che, in un tranquillo sabato sera all'ora dell'aperitivo, insieme a un complice ci siamo trasformati in studenti universitari a caccia di stupefacenti. La prima tappa poco prima delle 19 di sabato è a ridosso del parco “Cervi” all’ombra dell’arco d’Augusto. Qui l’età ha il suo peso e non è facile farsi largo tra ragazzini, sicuramente minorenni, che vogliono “qualcosa” per trascorrere il sabato sera in allegria. I pusher non mancano, tutti giovani di colore, ma quando gli chiediamo cosa ci può vendere ecco che emerge come la loro dotazione di sostanze per lo sballo sia limitata ad hashish e marijuana. Ci informiamo sui prezzi che, secondo quanto ci spiega il giovane di colore, sono alla portata di tutti e, per un paio di “canne” bastano appena 5 o 10 euro. Uno sguardo per concludere la trattativa, qualche informazione al volo sulla qualità di quanto ci vorrebbe vendere, ed ecco che arriva il pezzo di “fumo” o un involucro con “l’erba” che, con un rapido scambio di mano, passa dal venditore all’acquirente. Chi vende, comunque, tiene a precisare la qualità del proprio prodotto sottolineando che, “se ti piace”, lui è sempre lì.

Intascati i due involucri, ci si sposta tra i vicoli del centro storico. In quello di Santa Chiara, a pochi passi da una scuola superiore, già si avverte l’odore dolciastro degli stupefacenti che vengono fumati a turno da ragazzini che non hanno più di 16 anni e che, di mano in mano, si passano la “canna”. Sono abbastanza ciarlieri e non disdegnano di rispondere alle informazioni quando gli chiediamo dove si possa comprare “qualcosa”. Le indicazioni che ci danno rimandando, a loro volta, ai giardini del parco “Cervi” con l’avvertimento, però, che “per quantità più grosse o per cose più pesanti, è meglio andare nella zona universitaria tra piazza Ferrari e via Angherà”.

La successiva sosta è proprio questa e, a ridosso del Campus dell’Università di Bologna, arrivano le vere e proprie sorprese. Cambiano gli spacciatori, che diventano prevalentemente italiani e coetanei e, spesso, “come noi” studenti universitari, e cambia completamente il mercato. Qui è facile entrare nel giro di quello che è un vero e proprio discount dove è possibile trovare di tutto. Cocaina, Mdma, ecstasy e, addirittura, farmaci. Partendo dalla trattativa per acquistare Mdma il discorso, tra una birra e uno spritz, finisce sugli "aiutini" per le performance sessuali. "Durante il fine settimana ho qualche pasticca di Viagra e di Cialis", ci spiega un ragazzo che si vanta di poter rifornirci di qualsiasi cosa. "Se, però, volete del Popper non ce l'ho subito ma posso vedere di organizzarmi tra qualche ora e portarvi un paio di flaconcini". Il prezzario è abbastanza vario: una dose di cocaina, che dovrebbe essere equivalente a un grammo, per 60 euro; droghe sintetiche a 25 euro la pasticca e 20 euro per farmaci e altri “aiutini” a letto. Le indicazioni per la tappa successiva, dicendoci in cerca di hashish, marijuana o eroina, sono per la stazione ferroviaria ma, in questo caso, arriva anche l’avvertimento che, in quella zona, “bisogna stare attenti perché gli spacciatori ‘rifilano’ merda, ti rapinano ed è sempre sotto l’attenzione degli sbirri”.

Forti di questi consigli da strada, decidiamo di saltare lo scalo ferroviario nonostante, il nostro nuovo amico, ci abbia fornito delle indicazioni molto precise. "Se andate dove c'è il parchetto o nei pressi del fast food, lì trovate quello che cercate". Ultima tappa nella zona della Vecchia Pescheria. Qui lo spaccio è molto più sotto tono e, difficilmente, si riesce a contattare il pusher nonostante le nostre richieste siano abbastanza esplicite. “Se sei di fuori e non ti conoscono – ci spiega un ragazzo ridendo – non ti vendono niente”. Il via vai, all’ora dell’aperitivo, è continuo ma con qualche allusione e non poca insistenza si riesce ad arrivare a chi può vendere qualcosa. In questo caso, però, i prezzi aumentano a dismisura e, per quello che nominalmente dovrebbe essere un grammo di cocaina, si arriva quasi a 100 euro con la “garanzia” del pusher, però, che si tratta di “roba buona e non tagliata come trovi in altri posti”.

In poco più di un’ora e mezza, spostandoci a piedi entro il perimetro delle mura malatestiane, non è stato difficile ottenere quello che cercavamo e, a conti fatti, con poco più di 150 euro avremmo potuto comprare 1 dose di cocaina, 2 pasticche di ecstasy, un grammo di eroina e hashish e marijuana a volontà. Il tutto, ovviamente, senza incappare in controlli e praticamente alla luce del sole mentre, tantissimi altri ragazzi, tranquillamente stavano facendo il loro aperitivo in vista del fine settimana e pronti a trasferirsi nei locali della movida notturna.

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