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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Cercava un sogno in Italia, si è ritrovata in un incubo ordito dal fidanzato: 19enne segregata e picchiata

L’arrivo in Italia, che doveva essere nelle sue speranze un miglioramento delle sue condizioni di vita, in verità si è trasformato in un terribile incubo

L’arrivo in Italia, che doveva essere nelle sue speranze un miglioramento delle sue condizioni di vita, in verità si è trasformato in un terribile incubo. Solo un piccolo gesto di pietà ha permesso di portare alla luce le angherie a cui era sottoposta da tempo. una ragazza di 19 anni, macedone è stata soccorsa e portata in Pronto soccorso dalla polizia di Rimini che, coordinata dal pm Davide Ercolani, ha arrestato per sequestro di persona, lesioni e maltrattamento in famiglia, padre e figlio, di 50 e 24 anni, di origine kosovara, ma residenti in Italia da vent'anni. Secondo le accuse, la giovane sarebbe stata tenuta segregata in casa, e qui dntro picchiata e maltrattata da colui che l’aveva invitata a venire in Italia, il fidanzato, e il padre di lui.

Secondo quanto ricostruito dalle prime fasi dell’indagine, la ragazza aveva conosciuto su Facebook il fidanzato: dopo un mese di messaggi in chat e scambi di foto aveva deciso di lasciare la Macedonia per trasferirsi a casa sua, a Rimini. Il ragazzo e il padre del giovane però sono subito diventati i suoi carcerieri, togliendo dalla sua disponibilità il cellulare e passaporto, costringendola a fare da cameriera sotto la continua minaccia di violenze. Quando un fratello del fidanzato le ha prestato il cellulare, la ragazza ha chiesto aiuto al padre in Macedonia che ha chiamato la Polizia italiana, intervenuta per liberarla e accompagnarla in ospedale.

Le angherie nei confronti della giovane ragazza, secondo quanto riporta l’Ansa, erano visibili anche da altri membri della famiglia del fidanzato. Tutti si sarebbero voltati dall’altra parte, fino a quando il fratello del compagno, impietositosi, le ha prestato il telefono per fare una telefonata a casa- La ragazza ha quindi chiesto aiuto al padre in Macedonia e quando il genitore ha contattato il 113 è scattato il blitz delle Volanti della Questura di Rimini che hanno prelevato la giovane portandola in ospedale. La squadra mobile indagherà sulle responsabilità degli altri familiari.
 

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