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Cronaca Rimini Nord / Viale Tiberio

Cerimonia al giardino dei Giusti, nel ricordo di chi si adoperò per salvare gli ebrei perseguitati

Insieme ai rappresentanti delle istituzioni c’erano anche diversi studenti delle classi 3A e 3 B dell'Istituto comprensivo statale "Centro storico”

Si è svolta domenica (6 marzo) la cerimonia nel “Giardino dei Giusti” - parco 25 aprile lato ponte di Tiberio - dov’è collocato il monumento dedicato alla memoria dei Giusti, che hanno agito in modo eroico, a rischio della propria vita e senza interesse personale. Alla celebrazione, svoltasi senza pubblico, erano presenti Francesca Mattei, assessora del Comune di Rimini,  Immacolata Delle Curti, capo di gabinetto della Prefettura e alcuni parenti appartenenti alle famiglie dei Giusti: Giorgetti, Maioli, Sacchini. Insieme ai rappresentanti delle istituzioni c’erano anche diversi studenti delle classi 3A e 3 B dell'Istituto comprensivo statale "Centro storico”, una partecipazione prevista come tappa del progetto educativo sui Giusti denominato “Chi salva una vita umana salva un mondo intero”, che il Comune di Rimini promuove da diversi anni nell'ambito dell'Attività di Educazione alla Memoria diretta da Laura Fontana”.

“Illuminare alcune figure di Gusti è stato l’obiettivo di questo progetto - ha dichiarato Francesca Mattei, assessora del Comune di Rimini - Uomini e donne, che con grande coraggio scelsero, a rischio della propria vita, di non rimanere indifferenti al male altrui ma si adoperarono in vari modi per proteggere e salvare gli ebrei perseguitati".

Quest’anno il tema scelto - illustrato durante la cerimonia dallo storico Daniele Susini che ha coordinato progetto - è stato un approfondimento particolare sulla storia italiana durante le persecuzioni degli ebrei e la Shoah e sulla storia del territorio dell’Emilia-Romagna, dove alcuni cittadini seppero agire con coraggio, proteggendo diverse famiglie di ebrei stranieri e italiani che cercavano di scampare alle deportazioni. In particolare, il percorso formativo si riferirà alla nota esperienza di Nonantola in provincia di Modena, dove nella sede di Villa Emma, l’organizzazione ebraica Delasem, protesse una quarantina di ragazzi ebrei provenienti da diversi paese europei.  Il progetto - che viene svolto sotto il coordinamento didattico dello storico Daniele Susini, con la collaborazione di Patrizia Di Luca, Direttrice Istituto per la Storia della Resistenza Rimini e Annalisa Strada, autrice del libro “I ragazzi di Villa Emma” - si concluderà il 6 marzo 2022, con la partecipazione da parte degli studenti alla cerimonia pubblica al Giardino dei Giusti.

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