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Cronaca

Chiusura del Coconuts, la maggioranza bisticcia nel Consiglio Comunale

L'assessore alla Polizia municipale del Comune di Rimini, Jamil Sadegholvaad, risponde al posto del sindaco Gnassi sull'operazione "Titano"

Strumentalizzazione politica e malafede. Così l'assessore alla Polizia municipale del Comune di Rimini, Jamil Sadegholvaad, bolla l'interpellanza di Fabio Pazzaglia di Fare comune sull'operazione "Titano", che chiede tra l'altro di "requisire" il locale Coconuts, chiuso per un mese, per farne un centro di prevenzione del consumo di droga in occasione di Molo Street Parade e Notte rosa. Rispondendo al posto del sindaco, Andrea Gnassi, l'assessore "plaude" all'operato delle Forze dell'ordine, ribadendo che l'amministrazione rimane garantista, fino a quando i fatti non saranno provati e giudicati dalla magistratura.

Ancora una volta, bisticcia con lui giovedì sera in Consiglio comunale, Pazzaglia "butta strumentalmente in politica questioni che nulla hanno a che vedere con l'amministrazione comunale". La sua lunga esperienza consiliare, rincara la dose Sadegholvaad, gli "consegna la scaltrezza per sfruttare le occasioni e ottenere visibilità". L'assessore lo taccia dunque di "malafede" e smonta il "teorema" della "vicinanza tra questi comportamenti e le istituzioni", della "politica degli eventi come esempio di degenerazone che ha portato al 'sistema Coconuts'". Per quanto riguarda la Molo Street Parade, entra nel dettaglio, dopo la prima edizione l'evento è stato dato in gestione ai 50 operatori del porto, riuniti in un consorzio il cui presidente è il titolare del locale per cui sono scattati i sigilli. Ma non è certo il sindaco che lo ha scelto, sottolinea. Tra l'altro, chiosa, "veniva in Prefettura a concordare le azioni di prevenzione in occasione degli eventi".

(Agenzia Dire)

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