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Cronaca Riccione

Cinque società si alleano. "Si fermi ogni azione che può escludere il pattinaggio dalla Polisportiva"

In vista del prossimo consiglio della Polisportiva Riccione, dopo le polemiche degli scorsi giorni: "Non attuare modifiche allo statuto societario come preannunciato nell’ultimo consiglio"

Il documento è a firma dei consigli direttivi di Riccione Podismo, Centro Karate Riccione, Riccione Volley, Ginnastica Riccione e Riccione 62. Chiedono al presidente Solfrini "di fermare ogni azione che tenda ad escludere la società Pattinaggio Riccione, società fondatrice della Polisportiva e di non attuare nessuna modifica allo statuto societario come preannunciato nell’ultimo consiglio". In vista del prossimo rinnovo del Consiglio direttivo le società auspicano di recuperare la capacità di confronto capace di proseguire a costruire una realtà ancora più forte. "Riprendiamo un confronto civile, collaborativo e costruttivo lasciando fuori dinamiche politiche che non ci appartengono", proseguono le sezioni.

La Polisportiva Riccione compie quest’anno sessanta anni. Ha sempre operato per diffondere e consolidare la cultura sportiva e del movimento nella città di Riccione. Un riferimento credibile e affidabile che attraverso lo sport e l’attività motoria ha collaborato con istituzioni e realtà economiche nel favorire lo sviluppo e la crescita del processo formativo delle nuove generazioni e che per realizzare questo negli anni ha fatto un grande sforzo di trasformazione e di riorganizzazione diventando una vera e propria impresa senza rinunciare mai ai valori fondanti dei padri che la costituirono e di tutti coloro che l’hanno gestita e governata fino ad oggi. La Polisportiva Riccione ha avuto tanti momenti complessi da superare ma sempre legati alla sua crescita come avvenuto alle soglie del 2000 con la revisione della sua organizzazione diventando un’esperienza pilota a livello nazionale. La Polisportiva Riccione ha assunto un ruolo di riferimento nel contribuire allo sviluppo del sistema economico e turistico, attraverso la trasformazione organizzativa, la gestione mirata delle risorse umane e la modifica dello stato sociale delle sezioni diventate società autonome.

"Ora tutto questo patrimonio che ha un valore inestimabile difficilmente ricostruibile a breve, un vero bene comune, va salvaguardato - si legge nella nota -. Usciamo da anni difficili. Pandemia e guerra con la riduzione drastica delle attività e l’aumento dei costi di gestione hanno comportato la necessità di prendere decisioni impopolari non sempre comprensibili a tutti. E’ proprio in questi momenti dove è necessario ritrovare quello spirito che è alla base ed è la storia della Polisportiva Riccione che ci si stringe e si opera con il massimo della trasparenza e della condivisione. Non lasciando per intentato nessuno sforzo in questo senso".

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