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Cronaca

Una città distrutta dalla guerra, Rimini Bombardata lancia un itinerario per non dimenticare

Dal 1943 al 1945 furono 388 i bombardamenti sulla città. Grazie al lavoro dell'associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra una raccolta multimediale senza precedenti

Fotografie, una domunicazione storica, mappe, percorsi, video interviste ai testimoni. Ma soprattutto immagini e storie che ancora impressionano e che vanno portate nella memoria. L’associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra lancia Rimini Bombardata: un nuovo progetto che fa incontrare storia, memoria e multimedialità.

Rimini bombardata vuole mappare i luoghi simbolo dei bombardamenti all’interno del circuito cittadino, creando un vero e proprio percorso, che offre la possibilità di travalicare i confini fisici per una conoscenza e fruizione on line attraverso un sito internet e video interviste. Una storia e una memoria ancora vive, un percorso per conoscere luoghi, accadimenti, fonti storiche e testimonianze.

Il 1° febbraio è la Giornata Nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo. È stata istituita "al fine di conservare la memoria delle vittime civili di tutte le guerre e di tutti i conflitti nel mondo, nonché di promuovere, secondo i principi dell'articolo 11 della Costituzione, la cultura della pace e del ripudio della guerra”. Proprio in occasione di questa ricorrenza l’associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, sezione di Rimini,
vuole promuovere il lancio del progetto “Rimini Bombardata”, dedicato alla città in cui opera e che fu così duramente colpita durante il secondo conflitto mondiale. Dal primo novembre 1943 al quattro gennaio 1945, 388 bombardamenti aereo navali su Rimini provocarono la distruzione quasi totale della città.

Una città distrutta dalla guerra: Rimini Bombardata non dimentica

Sul sito riminibombardata.it è disponibile una ricca documentazione storica e fotografica, ma anche una mappa scaricabile con i principali punti del circuito cittadino. A ogni punto è associato una scheda di approfondimento, con materiali fotografici d’archivio e video interviste a chi, in quei luoghi, ha conosciuto e vissuto la guerra. Inquadrando i Qr Code si può navigare selezionando luoghi e contenuti. Un progetto tra storia, memoria e multimedialità dedicato a cittadini e turisti che potranno così conoscere la memoria dei luoghi simbolo di Rimini. Sei le interviste realizzate che verranno pubblicate, sul sito e sul canale You Tube dedicato, ogni martedì a partire dal 1° febbraio fino ai primi di marzo. Per lanciare il progetto è stato realizzato anche un promo di grande impatto emotivo e ricco di suggestioni, che riporta le voci dei testimoni.

“Il desiderio di unire storia e strumenti multimediali, per attirare l’attenzione dei giovani, ci ha portato - spiega la presidente regionale Emilia Romagna e presidente provinciale della sezione di Rimini Maria Luisa Cenci - a studiare modalità e strumenti di fruizione nuovi rispetto alle progettazioni sino ad oggi realizzate. Se i giovani sono on line noi vogliamo essere vicini a loro. È nostro compito formarli a una cultura di Pace attraverso la conoscenza della Memoria della Seconda guerra mondiale. Ci siamo anche resi conto che al centro dovevamo mettere le voci, i volti, di quelle persone che hanno vissuto, da bambini e ragazzi, la distruzione della città. È nata così l’idea di proporre un appello, cui hanno generosamente risposto in molti, per raccogliere video interviste che saranno associate, dove possibile, ad alcuni punti simbolici del centro cittadino”.

La risposta alla richiesta lanciata dall’associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra ha sorpreso gli stessi coordinatori del progetto: decine sono state le segnalazioni arrivate, tra queste ne sono state selezionate sei privilegiando le testimonianze dirette sul centro città. Sono emozionanti i ricordi della strage di San Bernardino, narrata da Isa Guidi, del trenino di Porta Montanara di Giancarlo Sormani, dei bombardamenti sulla stazione, il Teatro Galli, Palazzo Garampi e via Mantegazza di Orazio Giolitto, Sergio Morri e Leda Amati o della distruzione di Villa Assunta da cui uscì miracolosamente incolume il padre di Luisa Paganini.

Rimini bombardata è un progetto complesso e articolato, che ha ricevuto anche il sostegno di Regione Emilia-Romagna - legge per la Valorizzazione della Memoria del Novecento. Con il patrocinio di Comune Rimini, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Direzione Generale Archivi –  Archivio di Stato di Forlì-Cesena. Con la cortese collaborazione di Istituto Storico di Rimini, Museo della Linea Gotica Orientale Chiesa della Pace.

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