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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Cleptomani d'albergo, ecco cosa sparisce dalle camere degli hotel

Dai cucchiaini alle lampadine passando per il cliente che aveva nascosto addirittura un condizionatore da finestra

Negli alberghi i clienti rubano qualunque cosa. Si chiama cleptomania alberghiera e ne sono affetti quasi tutti gli ospiti delle strutture sparse per il mondo e, secondo gli ultimi sondaggi, è un fenomeno in costante crescita. I furti, viene ipotizzato con un calcolo medio, costituiscono un danno da circa 5.500 euro l’anno, che diventano 20.000 quando l’hotel-vittima è una struttura di lusso. Ma quali sono gli oggetti più rubati? Eccoli: asciugamani 87%; prodotti beauty delle linee cortesia (shampoo, bagnoschiuma, saponette, kit da barba ad esempio) 60%; stoviglie e posate 52%; pantofole e kit lucida scarpe 39%; accappatoi 34%; telecomandi 28%; cuscini, piumini e materassi 23%; riviste e giornali 19%; appendiabiti 17%; tv 16%; asciugacapelli 10%; lampadine 9%; opere d’arte o piccoli oggetti di arredamento 6%; lampade 6%; sveglie 5%; computer 4%; telefoni 3%; batterie e pile 3%, piante 3%; tende 2%. Ma in diverse altre classifiche, tra gli oggetti più desiderati dai cleptomani ci sono anche i caricabatterie del cellulare, i bollitori che spesso si trovano in camera e che gli ospiti utilizzano per prepararsi té, caffé solubile o tisane, e, addirittura, anche la Bibbia che alcune strutture mettono nelle stanze. Il 79% dei turisti italiani ha ammesso di portare via con sé qualche oggetto dalle camere d’albergo. Una brutta abitudine diffusa anche all’estero. In cima alla classifica degli ospiti che portano via cosmetici o biancheria ci sono anche spagnoli (81%) portoghesi (76%) britannici (69%) e francesi (62%). Attenzione però, perché mentre sottratte una boccetta di shampoo o una saponetta non può certo considerarsi un reato, nascondere in valigia ad esempio un accappatoio o un asciugamani lo è.

Una realtà turista come Rimini non è indenne a questo fenomeno e non mancano gli albergatori che raccontano di "sparizioni" che hanno dell'incredibile e che, spesso, fanno pensare che gli ospiti si siano rifatti di servizi completi di posate o piatti. "In generale - spiega Patrizia Rinaldis, presidente dell'Associazione Italiana Albergatori di Rimini - tutto quello che non è inchiodato tende a sparire". Ed ecco anche qui un lungo elenco di materiali che, i titolari delle strutture ricettive, sono costretti a rimpiazzare. "Il caso più eclatante - prosegue la Rinaldis - è stato quello di un condizionatore a finestra rubato ma, allo stesso tempo, anche i quadri di una stanza si sono volatilizzati. Gli oggetti più gettonati sono le batterie dei telecomandi e, se questi dovessero essere universali, spariscono in un batter d'occhio". I clienti "cleptomani" non disdegnano i cavi di collegamento dei televisori e quelli di rete per internet ma, in rari casi, è stato l'intero apparecchio Tv a venire rubato. "Sui kit di benvenuto - aggiunge la presidente dell'Aia - non ci facciamo caso perchè è una cosa normale ma, dai bagni, asciugamani e accapatoi a fine stagione mancano sempre così come lampadine e abat jour". Ma è nella sala da pranzo che, il cliente, si trasforma in una cavalletta: al di là delle monoporzioni di burro e marmellata, posate, e in particolare cucchiaini, si volatilizzano in un batter d'occhio. "In passato - conclude la Rinaldis - a sparire erano addirittura le formaggiere dai tavoli".

Nell'intimità della propria camere, invece, il cliente non disdegna di insaccare nella propria valigia coperte e lenzuola ma, come precisa la presidente dell'Aia, "Soprattutto nelle strutture di lusso, quando si scoprono questi furtarelli l'importo viene comunque addebitato sulla carta di credito del cliente". Stesso discorso anche per i telefoni i quali, tra l'altro, facendo parte di un circuito interno alla struttura difficilmente possono essere usati anche nella propria abitazione. Capitolo a parte è il frigo bar dove, in certi casi, ci si è accorti che le bottigliette dopo essere state consumate venivano riempite nuovamente di acqua per poi essere accuratamente richiuse e rimesse a posto.

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