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Cronaca

Clima, i ragazzi del Fridays for Future organizzano lo sciopero globale sui social

Si avvicina il Global strike, l'appuntamento concomitante alla Giornata mondiale della terra, che vede da anni milioni di ragazzi manifestare contro il riscaldamento globale

Si avvicina il Global strike, l'appuntamento concomitante alla Giornata mondiale della terra, che ha visto in questi anni milioni di ragazzi del Fridays for Future manifestare in ogni angolo del pianeta contro il riscaldamento globale. Quest'anno i giovani attivisti non potranno scendere in piazza, ma non per questo rinunceranno a far sentire la loro voce. Tante le iniziative in programma il 24 aprile, dal 'Cameretta tour' al contest #ritornoalfuturo, fino alla manifestazione virtuale Global digital strike. Tutto rigorosamente dalle proprie mura domestiche, ma tutti ugualmente connessi sotto un unico slogan: 'Salviamo il nostro pianeta'.

"Anche quest'anno, nonostante l'emergenza Covid, i giovani non resteranno con le mani in mano e stanno lanciando in tutte le città il quinto sciopero globale con una giornata di iniziative on line, per portare sui social tutta quella forza sprigionata dalle piazze in questi anni. Infine, spazio anche alla campagna 'Ritorno al Futuro' che guarda alla ripartenza post coronavirus per intraprendere un percorso di ripresa da questa grande crisi per poi ricominciare ad occuparsi dell'altra, altrettanto importante che è quella climatica. Il tutto, con il consueto sostegno dell'icona alla lotta climatica per eccellenza, Greta Thunberg.

A Rimini

I ragazzi di Rimini hanno lanciato da tempo l'iniziativa sui vari social e per il 24 invitano a pubblicare alle 10 una foto e in queste ore verranno spiegate le modalità. "Dalle 11 alle 13 saremo in diretta sui profili Instagram e Facebook e sulla pagina YouTube di Fridays For Future Italia per un #webinar con l'esperto e per un momento di svago insieme ad artisti italiani che presto sveleremo. Alle 18.30 - Ci colleghiamo via FB con la pagina di Fridays For Future - Rimini con il professore e ricercatore Leonardo Setti".

In occasione del quinto Global Strike continua con la serie di interviste e discussioni con scienziati, scienziate, attivisti e attiviste per parlare della crisi climatica e delle sue implicazioni ambientali, sociali ed economiche. Dopo il climatologo Antonello Pasini, è la volta di Leonardo Setti, professore e ricercatore confermato della Facoltà di Chimica Industriale "Toso Montanari" dell'Università di Bologna dal 1998. Dal 2003, svolge ricerche nell'ambito delle tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili trattando in particolare tecnologie solari. Ha sviluppato dal 2007 nuovi modelli finalizzati alla generazione distribuita dell’energia che trovano applicazione nelle pianificazioni energetiche locali. Dal 2015 è Presidente del Centro per le Comunità Solari Locali. È inoltre co-autore di un recente paper dal titolo “Relazione circa l’effetto dell’inquinamento da particolato atmosferico e la diffusione di virus nella popolazione”. 

Continuano i ragazzi: "In questa seconda puntata ci focalizzeremo dunque sulla connessione che c’è tra inquinamento e diffusione del virus, approfittando di uno degli autori di una ricerca condivisa da diversi scienziati, che ha evidenziato come l’elevata concentrazione di PM10 e PM2,5 possa avere aumentato la diffusione del virus in pianura padana. Il virus si sarebbe legato a queste particelle, contribuendo ad incrementare il numero di contagi. Il secondo focus sarà locale, sulla situazione dell’Emilia-Romagna, e su quella che è stata l’effettiva diminuzione dell’inquinamento dell’aria con il blocco dell’economia. Infine, ci soffermeremo su cosa fare in futuro, una volta che l’emergenza sarà passata. Parleremo quindi di misure e proposte concrete per una transizione energetica sostenibile, approfittando dell’esperienza del nostro ospite. Sarà proprio questo il momento giusto per vedere un cambiamento nel sistema?".

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