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Cronaca

Cna plaude ai fondi della Regione per il commercio: "Si deve investire su tutte le misure utili per favorire la ripresa"

Cna indica alcuni punti chiave, dalla riqualificazione urbana agli incentivi alle nuove attività

"Con lo stanziamento di fondi direttamente agli operatori commerciali da parte della Regione Emilia Romagna, viene gratificata appieno la nostra richiesta di modificare le regole della L. 41/97 a sostegno del commercio nei centri storici naturali, riportando al centro del bando la riqualificazione delle imprese". E' quanto afferma Cna commercio e turismo Rimini.

"CNA Rimini con grande soddisfazione plaude la decisone della Regione di stanziare già dal 2019 4 milioni di risorse a sostegno delle imprese di vicinato e saremo al fianco delle nostre aziende associate affinchè queste preziose risorse possano servire davvero alla riqualificazione delle imprese. Il tema del commercio è centrale per la tenuta del tessuto economico e sociale del territorio e per la valorizzazione dei centri storici centri storici, sui quali peraltro insistono anche attività artigianali e di servizio. Benissimo questo segnale importante dalla Regione, l’auspicio è che si prosegua in questa direzione investendo su tutte le misure utili a favorire la ripresa del commercio di vicinato e della piccola impresa di servizio in generale".

Cna suggerissce inoltre altri punti da mettere al centro dell’azione: riqualificazione urbana: non solo negli arredi ma anche nel miglioramento delle infrastrutture e dei parcheggi nei centri storici e della loro fruibilità e accessibilità accompagnate da un servizio navetta continuativo. Con la giusta frequenza rappresenterebbe un primo importante passo verso il cambiamento delle abitudini, degli abitanti in primis.
Incentivi alle nuove attività al fine di sostenerle nell’avvio d’impresa con contributi utili a contenere i costi iniziali e valutare aiuti strutturali (esempio incidendo sugli affitti degli immobili e sulla fiscalità).
Competizione on line delle piccole imprese del commercio: con investimenti e bandi utili a favorire la formazione legata all’utilizzo di social e nuove piattaforme di vendita. Esistono case history interessanti anche nella nostra provincia di imprenditori del commercio che hanno affiancato con successo alla vendita tradizionale quella on line sviluppando il loro business.
Sostenere un’azione di controllo: i comuni, di concerto con le Associazioni, dovrebbero mappare le tipologie di attività commerciali presenti sui propri territori e avere la possibilità di bilanciare l’offerta per zona onde evitare aperture in settori saturi incentivando i settori con potenzialità di sviluppo.
Orari e chiusure: specialmente nei centri storici sarebbe opportuno valutare di restituire ai comuni, di concerto con le associazioni, la possibilità di decidere sulle scelte e sull’organizzazione degli orari e delle chiusure in modo da avere uniformità di comportamento tra esercenti (cooptando gli aspetti positivi del modello centro commerciale) che favorirebbe il flusso di consumer.
Sicurezza e abusivismo: si è riscontrato che negli ultimi anni in diversi territori si è contrastato con efficacia il fenomeno dell’abusivismo. Occorre mantenere alto il livello di guardia sul tema sicurezza, investendo su videosorveglianza e presidi

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