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Cronaca Bellaria-Igea Marina

CNA Rimini fortemente contraria all'outlet di Bellaria

L'associazione al fianco delle microimprese e del business che negli anni hanno saputo creare nell’ambito della qualità delle relazioni che si sono formate tra le persone ed i luoghi del loro vivere

CNA Rimini vuole confermare e ribadire di essere al fianco delle microimprese e del business che negli anni hanno saputo creare nell’ambito della qualità delle relazioni che si sono formate tra le persone ed i luoghi del loro vivere. La nostra economia è fatta di tutto ciò e non c’è prezzo che valga la pena di pagare in cambio della qualità di queste relazioni. La posizione già assunta in merito alle scelte fatte dai Comuni di Misano e Riccione non può che trovare conferma anche su quanto si prospetta a Bellaria. Tra la vita e la morte dei centri commerciali naturali CNA sceglie la vita. Dopo le notizie apprese dalla stampa locale negli ultimi giorni  ed in particolare dopo l’esito dell’ultimo consiglio comunale di Bellaria nel quale, nonostante la manifestata spaccatura della maggioranza, lo stesso consiglio ha votato in maniera favorevole di procedere con l”iter” per il nuovo insediamento commerciale nel comune di Bellaria Igea Marina di ben 24 ettari di terreno, CNA manifesta forte preoccupazione sui risvolti di tale intervento.

L’avvilente quadro è ancora una volta il sacrificio di artigiani e commercianti che da molti anni investono e contribuiscono alla vita del proprio “paese”, che già in passato ha subito un insediamento commerciale quale l’Iper Rubicone e, nonostante le inimmaginabili difficoltà affrontate, ha saputo far valere nei confronti sia dei cittadini che dei turisti il valore del proprio centro commerciale naturale. Il rischio vero non è tanto per la concorrenza sulle merci o sui marchi, ma è la capacità di attrazione che questi grandi complessi commerciali sanno mettere in campo. Cambieranno le abitudini delle persone con conseguenti stravolgimenti del tessuto socio-economico e naturale impoverimento dei centri e del piccolo commercio, non solo dei comuni coinvolti.

Le giuste obiezioni mosse rispetto all’outlet del territorio sanmarinese devono avere seguito anche quando queste situazioni si ripresentano nei nostri comuni perché il bacino provinciale è quello ed ha già fatto il pieno di ipermercati ed outlet. La nostra economia è fatta di microimprese che la politica dovrebbe sostenere non certo metterne in discussione la sopravvivenza. CNA chiede quindi agli amministratori di fermarsi e valutare attentamente gli impatti che nel lungo periodo tali interventi possono avere non solo per quanto sopracitato ma anche per le necessarie modifiche degli strumenti urbanistici e le conseguenti ripercussioni ambientali e paesaggistiche di una così imponente  cementificazione. D’altronde è quanto ci si aspetta dai politici ovvero la lungimiranza di guardare dieci anni avanti non certo quella di prendere provvedimenti con l’obiettivo di dare ossigeno alle casse, come ha dichiarato candidamente la politica bellariese.
 

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