Colonia Bolognese: all'orizzonte i comuni "bolognesi", ma non per l'asta di luglio. Torna il Palloncino Rosso
Anche per questa stagione tornano gli eventi dell'associazione Il Palloncino Rosso
Anche per l'estate 2020, nonostante le difficoltà generali dovute all'emergenza sanitaria, torna “Riutilizzasi – Colonia Bolognese”. Per il terzo anno consecutivo la Colonia Bolognese, ex colonia marina chiusa dal 1977, attualmente detenuta dalla Curatela Fallimentare CMV diventerà luogo di aggregazione di socialità, HUB di riuso temporaneo aperto a tutti. L’Associazione Il Palloncino Rosso e la Cooperativa Smart di Rovereto ritornano quindi ad “occupare” una porzione della Colonia Bolognese di Rimini per svolgere attività ed iniziative culturali finalizzate a prevenire fenomeni di degrado e microcriminalità, favorendo la partecipazione della cittadinanza. In occasione di un incontro sono state presentate le iniziative e si è fatta strada l'ipotesi di restituire la struttura al suo uso originario di alloggio estivo per bambini bolognesi.
“Negli anni scorsi lo abbiamo dimostrato: è possibile restituire dignità a luoghi che da decenni vengono considerati come simboli di degrado e marginalità sociale ed è possibile farlo con l’impegno volontario, la partecipazione civica e la cultura – spiega Luca Zamagni, presidente dell’Associazione Il Palloncino Rosso - Anche dopo una pandemia planetaria abbiamo scelto di tornare, mettendo in rete operatori diversi e creando presidi civici sul territorio. Se la crisi originata dal Covid19 rende al momento irrealizzabili molti eventi ed iniziative culturali abbiamo pensato che invece la Colonia Bolognese fosse il luogo giusto per tentare di ripartire in sicurezza – continua Zamagni – La Colonia infatti offre spazi ampi, oltre che suggestivi, che consentono il rispetto del distanziamento fisico obbligatorio, con oltre 1.000 mq di giardino ed una sala di 300 mq a disposizione di cittadini, artisti ed associazioni”. Il programma della stagione 2020 ricomprende attività sportive, attività culturali, tour delle Colonie (quest’anno supportati anche dal FAI e con la collaborazione di Confguide), cinema all’aperto, spettacoli teatrali, concerti. Il tutto nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza e con l’impegno associazioni e operatori locali.
Il futuro della Colonia e l'asta di luglio
Nell'orizzonte della Colonia Bolognese ci saranno i bolognesi? Ancora è un'ipotesi, ma sembra sempre più concreta, anche se per adesso l'unica certezza rimane l'asta del 23 luglio, la terza, dopo le prime due andate deserte. All'incontro di venerdì mattina hanno partecipato anche il curatore fallimentare Ettore Trippitelli, l'assessore Montini e il sindaco di Calderara di Reno Gianpiero Falzone. Il 23 lugli la curatela fallimentare dell’immobile spera di vendere l’ex colonia fascista dismessa, con base stata a 10 milioni e 125mila euro, ma il curatore Trippitelli ha evidenziato che si "potrà presentare anche un prezzo inferiore a un quarto e la gara si potrebbe aprire a 7 milioni e 600mila euro. E' un lotto quasi 20mila metri quadrati e una superficie coperta di 4.200 metri quadrati. Si stima un valore di 2mila euro a metro quadro e che potrebbero servirne altri 1.500 per restaurarlo e quindi siamo a circa 3.500 euro a metro quadro e sembra un prezzo di mercato reale".
A destare interesse sono in particolare alcune nuove prospettive che si dipanano all'orizzonte. Negli ultimi mesi alcuni sindaci della città metropolitana di Bologna si erano interessati al recupero della Colonia, in seguito all’appello lanciato dall’associazione di volontari riminesi Il Palloncino Rosso, che quest’estate per l’ultimo anno organizzerà eventi all’interno di un’area circoscritta dello stabile, in accordo con la stessa curatela. Trippitelli ha precisato che dal Bolognese non sono mai stati contattati, ma la curatela è pronta a colloquiare. L'interesse, ha ribadito, è che finisca in mani serie.
Sulla volontà di salvare la colonia si sono aperte due "finestre": la prima vede il Comune di Rimini, tramite l'assessore Montini, disponibile a un tavolo con la Regione i Comuni interessati del Bolognese e il tavolo potrebbe essere avviato anche questa estate. L'altra possibilità l'ha presentata il sindaco Falzone che ha condiviso l'obiettivo di un possibile consorzio di cui faranno parte i 55 comuni della Città Metropolitana di Bologna presieduta dal sindaco Virginio Merola. La Bolognese si estende su un'area vastissima e prevede quindi un importante investimento. Ragionando però come consorzio l'acquisto sarebbe più accessibile. Una proposta che Trippitelli non si è lasciato sfuggire e alla sua domanda sull’effettiva capacità di partecipare a un’eventuale quarta asta, possibile anche a novembre, il sindaco Falzone ha dato speranze affermando: "Da avvocato auspico che la terza asta vada deserta, e per la quarta asta se saremo tutti d’accordo potremo farcela, i tempi potrebbero esserci". Infatti se dovesse esserci un'asta entro la fine dell'anno, ci sarebbero i margini per concretizzare il progetto lanciato dal sindaco di Calderara di Reno a tutti i 55 comuni della città metropolitana di Bologna: acquisire la colonia per farne, come alle origini, un luogo di soggiorno balneare per i bambini bolognesi.
E sono anche le stesse associazioni a voler guardare al futuro. "Vogliamo infatti rilanciare il nostro appello ai Comuni bolognesi (e non): in vista delle nuove aste che riguarderanno la Colonia Bolognese abbiamo scritto una lettera aperta a tutti i comuni dell’area bolognese e riminese (compresa Regione Emilia Romagna, Città Metropolitana di Bologna e Provincia di Rimini), riscontrata con eccezionale entusiasmo e capacità propositiva dal Sindaco di Calderara di Reno".
“Perché non diamo una speranza alla Colonia? - si domandano le due associazioni coinvolte nel progetto Riutilizzasi - Sottrarla alla speculazione immobiliare è possibile, è anch’esso un sogno concreto. Perché non facciamo nostre best practises di Enti locali italiani da tempo affermate come quella del Consorzio Case Vacanze dei Comuni Novaresi? I modelli organizzativi esistono, l’interesse di finanziatori può essere sollecitato (pensiamo ai progetti sul turismo sostenibile di Cassa Depositi e Prestiti, ad esempio). Perché - quantomeno - non venire a parlarne per vedere se ci sono le condizioni per unire le forze? La Colonia è a disposizione dei Sindaci di buona volontà, sta a loro rendere definitivamente concreto questo sogno”.
Il programma dell'estate
In attesa degli sviluppi sulla Bolognese, le associazioni vanno avanti portando eventi e cultura, ma anche allargandosi alla vicina Novarese con una mostra unica nel suo genere che, come avvenuto lo scorso anno con la Colonia Bolognese, ha l’obiettivo di recuperare la memoria storica dell’immobile attraverso fotografie e racconti di chi l’ha frequentata, per riflettere e confrontarsi in libertà sul passato della nostra comunità, proiettandosi anche sul futuro.
Ad aprire la stagione 2020 sarà un Tour delle Colonie organizzato all’interno delle Giornate FAI grazie alla Delegazione Fai di Rimini. Una collaborazione quella con la Delegazione FAI Rimini che si è concretizzata intorno ad un obiettivo comune: far votare la Colonia Bolognese come “luogo del cuore” a Rimini. (www.fondoambiente.it)
Appuntamento quello del tour che sarà poi organizzato per tutta l’estate in collaborazione con Confguide Rimini. Tornano anche gli appuntamenti sportivi: martedì e sabato Hatha Yoga con Ivana Rambaldi e lunedì e giovedì Workout, la ginnastica funzionale femminile con Elena Rastelli. Importante ritorno anche per i corsi di Skateboard per bambini a cura di A.S.D. Pattinaggio Artistico Riccione. Non mancheranno le serate di Cinema dal 15 luglio. 4 appuntamenti realizzati in collaborazione con Sputnik Cinematografica.
Confermate anche tre tappe de “Il giro del mondo in 80 corti” di Amarcort Film Festival. Prima tappa il 30 giugno alle 21. Tre saranno inoltre le serate di teatro di strada e dialettale a cura di Alex Gabellini (Associazione Starda San Germano). Ritorno anche per Dino Di Pierro che quest’anno porterà il suo ultimo spettacolo teatrale dal titolo “Mio”. Durante la stagione inoltre si svolgeranno alcuni laboratori sul tema delle barriere architettoniche realizzati in collaborazione con Italia Nostra e Asl di Rimini. La Colonia Bolognese ospiterà anche tre concerti organizzati dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini.