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Cronaca

Coltellate sull'autobus, le reazioni: "Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso". "Riprendiamoci la città"

Arrivano le reazioni politiche, e non, sull'accoltellamento multiplo di sabato su un autobus del riminese

“Un episodio di una gravità inaudita. Mi riferisco alle cinque persone, tra cui un bambino, accoltellate a Rimini da un richiedente asilo somalo, prima su di un autobus e poi per strada durante la fuga dell’uomo. La causa scatenante è stata una normale richiesta, sul mezzo pubblico, del biglietto da parte di due controllori, poi colpite dal coltello brandito dallo straniero. Oltre alla preoccupazione per chi è stato ferito anche gravemente, a cui va la mia vicinanza, non si può più tacere sul degrado e sull’insicurezza che si toccano con mano quotidianamente nelle località della costa romagnola. Dobbiamo dire basta e lo faremo con una fiaccolata per denunciare le politiche miopi e irresponsabili della sinistra non solo in materia di sicurezza, ma anche in tema di immigrazione. Sono sempre più frequenti, infatti, gravi episodi di cui sono autori stranieri a cui è consentito entrare illegalmente in Italia, lasciati poi allo sbando e senza alcun controllo sul territorio. Ci sono gravi responsabilità, a tutti i livelli, rispetto a questa situazione che può solo degenerare se non si correrà ai ripari. Questo caso gravissimo accaduto a Miramare di Rimini è la goccia che fa traboccare il vaso”. Ha parlato così in una nota il parlamentare Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna.

L'aggressore ha un nome e un volto: qui la notizia

IL SINDACO DI RIMINI, ANDREA GNASSI -  “Io e la vice sindaca Roberta Frisoni siamo, in queste lunghe ore, a fianco della famiglia del bimbo di 6 anni, ferito ieri da un folle. Con loro abbiamo passato buona parte della notte all'ospedale Infermi e anche questa mattina siamo qui. Alla luce dei fatti e in raccordo con l'Asl, l'ospedale Infermi di Rimini e il Bufalini di Cesena, è stata attivata la rete di pronto intervento, medico ospedaliero e interventistico e di sostegno sociosanitario. Dall'ospedale Infermi, l'equipe medica ha svolto stanotte sul bimbo un’operazione molto delicata, che si è conclusa positivamente. Al momento le indagini diagnostiche escluderebbero danni ulteriori. Il quadro clinico è serio, ovviamente sotto costante osservazione e intervento dei medici. Voglio ringraziare tutto il personale sanitario, splendido, e in particolare il dottore Tarantini, chirurgo vascolare, la dottoressa Cavicchi, il dottor Domenichelli e tutta l’equipe del Pronto Soccorso, e dei rianimatori otorinolaringoiatri, radiologi interventisti per le cure che stanno consentendo di salvare il bambino. In ospedale abbiamo trovato una famiglia shoccata ma che con grande dignità e compostezza ha atteso in quelle drammatiche ore. È una famiglia di origine orientale, del Bangladesh. Il padre lavora in una importante azienda del Riminese e i tre figli sono nati tutti qui. Per questo nella notte ci siamo attivati con il datore di lavoro e con i servizi sociali del comune di residenza per prestare totale sostegno, solidale e pratico, alla famiglia. Il padre Sunny ha voluto ringraziare medici, poliziotti, Dio, tutti coloro i quali si sono stretti intorno in quei momenti durissimi. Sempre con grande dignità. Ha parlato del gesto improvviso di un folle. Gli inquirenti al momento confermano l'atto folle e improvviso e uno stato di alterazione del soggetto arrestato. Un richiedente asilo, ospitato alla Caritas di Riccione che, salito sul bus in direzione Rimini, nei pressi del Talassoterapico al confine tra i due Comuni, ha colpito prima le controllore, poi scappando ha colpito ancora altre persone. Tra queste il bimbo, operato nella notte. In queste stesse ore la vice sindaca Frisoni è costantemente in contatto con i sanitari dell'ospedale Bufalini di Cesena e Start per avere il quadro clinico dei dipendenti dell'azienda dei trasporti feriti nell'aggressione. A loro, alle vittime, tutta la nostra vicinanza. Stiamo seguendo passo a passo l'evoluzione di tutti coloro i quali sono stati colpiti dalla furia di questa persona. Prima di ogni cosa, il dovere della comunità è aiutare le vittime. Così abbiamo fatto e stiamo facendo. E la comunità lo ha fatto compatta. Sanità, forze dell'ordine, Questore, inquirenti.  A tal proposito voglio ringraziare le donne e gli uomini della Polizia, che hanno subito catturato il criminale, consegnandolo alla giustizia, a dimostrazione dell'efficienza e della abnegazione delle forze dell'ordine che operano su questo territorio. Proprio stamattina ho incontrato gli agenti che hanno operato l'arresto e insieme abbiamo portato dei doni al bimbo. E anche Maurizio Focchi, titolare dell’azienda in cui lavora il padre del bimbo, col quale anche oggi in ospedale stiamo assistendo la famiglia. Per il responsabile di tale violenza non si deve chiedere altro che il massimo rigore: non ci può essere alcuna giustificazione o attenuante per quanto fatto. Le leggi esistono e vanno applicate. Non voglio neanche commentare la, purtroppo, quasi fisiologica speculazione politica, in vista delle elezioni, da parte di personaggi che si buttano su questi fatti con la velocità degli avvoltoi. Mentre i medici operano, la polizia e la magistratura assicurano alla giustizia il responsabile. Se una questione deve essere aperta, è come mai un richiedente asilo, domiciliato a Riccione presso un istituto di volontariato e che a quanto pare aveva già dato segni di violenza e di alterazione, girasse liberamente, potendo ieri prendere il bus in direzione Rimini. Qualcuno ha sottovalutato i segnali precedenti? Se davvero alcuni comportamenti facevano intuire il particolare carattere di questa persona, che ha girato mezza Italia prima di arrivare nella nostra provincia a inizio agosto, sono stati segnalati agli organi competenti? Se ci sono domande politiche da fare, e ci sono, queste sono le prime e come Comune di Rimini le porremo a tutti i livelli, prima di tutto per il rispetto verso le persone ferite. Anche oggi siamo accanto a queste persone perché questo è quello che fa una comunità solidale. Una comunità che è intervenuta con la sua solidarietà, la sua sanità, le sue forze dell'ordine. Questo vuol dire essere comunità e speculazioni elettorali possiamo lasciarle a chi pare non aspetti altro per metterle in opera. In questo momento il nostro compito è stare accanto alle persone aggredite e alle loro famiglie”.

IL SINDACO DI RICCIONE, RENATA TOSI - "Certe cose non dovrebbero mai accadere. Davanti all'insensatezza della violenza che ha colpito un bimbo e quattro donne, vorrei esprimere tutta la vicinanza e la solidarietà possibile della città di Riccione ai feriti e alle famiglie. Alla mamma e al bimbo che hanno vissuto attimi terribili, alle due donne controllori della Start Romagna, aggredite mentre erano in servizio, alle due donne che stavano solo camminando in strada. A tutti loro, per qualsiasi aiuto possibile, Riccione c'è, è solidale. Grazie agli inquirenti, polizia di Stato e Procura, che velocemente hanno fermato l'assalitore. Certe cose - dicevo - non dovrebbero mai accadere e quindi la mia solidarietà e quella dell'Amministrazione di Riccione vanno ai cittadini riminesi e agli amministratori del Capoluogo. I sindaci, come spesso è stato ricordato durante quest'estate di ripresa del turismo post Covid, hanno poche armi e spesso spuntate per prevenire e controllare, ma sono sempre comunque in prima linea quando si deve garantire la sicurezza di una comunità. Non vanno fatte, oggi, le speculazioni politiche ma riflessioni sul nostro futuro sì. Bene ha detto il presidente Bonaccini che ha chiesto alla legge massimo rigore. Bisogna però pensare anche di prevenire le situazioni che instillano insicurezza. Riccione ha affrontato un'estate con ottime presenze come confermano i dati regionali e le problematiche d'ordine pubblico le avevamo previste, tentando anche soluzioni d'anticipo ma con i soli strumenti che un'amministrazione e un sindaco possono avere. Chiedere rinforzi, emettere ordinanze restrittive su quelli che possono essere degli inneschi come l'alcol, più telecamere, più vigili, più collaborazione e controllo insieme agli imprenditori locali. Lo abbiamo fatto. Ai sindaci però - sono convinta - va dato un aiuto in più, va garantita la presenza massiccia di forze dell'ordine da pasqua ad ottobre. Da questo non si può prescindere e il disegno di legge che renderà automatico l'invio di rinforzi e maggiori misure di sicurezza nelle città balneari come Riccione e Rimini, elaborato dal G20 spiagge, sarà lo strumento che useremo a Roma per ottenere quella tranquillità che ci ha sempre contraddistinto in Italia".  

GLORIA LISI - "L’ennesimo episodio di violenza, che questa volta ha coinvolto anche un bambino, ci induce ad abbondonare l’ipocrisia delle dichiarazioni di rito, ad evitare, come sta succedendo, di cavalcarne strumentalmente le reazioni e ci obbliga invece ad intervenire con chiarezza e decisione. Questi episodi oltre a rappresentare motivo di forte allarme e di grande preoccupazione per la città pongono seri interrogativi sulla situazione di disagio sociale crescente presente nel nostro territorio. Occorre dunque porre, senza esitazioni, ogni rimedio possibile per evitare che si ripetano. Ma non basta ricorrere alla cieca repressione, non basta puntare il dito sulle inefficaci politiche immigratorie.  Occorre essere molto chiari. Questa violenza è inaccettabile. Colpisce la nostra comunità, rendendola insicura ed incerta. La ferisce nel morale. La fa sentire fragile. Non è più possibile assistere ad episodi così traumatici e violenti. Dobbiamo reagire. Innanzitutto, impegnandoci ad isolare ed allontanare da Rimini chiunque non rispetta le nostre leggi e le nostre regole. Per poi rilanciare in collaborazione con tutte le Forze dell’Ordine un’operazione di controllo, di prevenzione e di repressione di ogni possibile ambito di violenza e tutti i focolai che possano far crescere sentimenti di rivolta, situazioni di disagio o di degenerazione urbana. La sicurezza dei nostri cittadini deve stare al primo posto dei nostri impegni. Solo una città sicura può garantire a tutti i suoi cittadini benessere e tranquillità".

MARIO ERBETTA, CANDIDATO SINDACO DI RIMINI - "Perché quando denunciavo i problemi di sicurezza sugli autobus tutti hanno fatto finta di niente? Ci volevano due controllori feriti oltre a due cittadini e un bambino per far capire che la sicurezza sui nostri autobus e' inesistente. Nell'arco di un mese e mezzo un autista malmenato perché non faceva entrare sul bus due stranieri con la bici, un monopattino lanciato sulla vetrata di un bus a ferragosto, un autista aggredito alla stazione prima di prendere servizio, 5 magrebini che fanno una rissa sul bus 11 e con una bottiglia rompono in vetro e oggi un  somalo con un arsenale di coltelli da cucina nello zaino prima ferisce due controllori donne e poi ferisce un bambino di 6 anni, che sembra in pericolo di vita, un passante e un utente del metromare. Dovevamo arrivare a questa tragedia per capire che abbiamo bisogno di controlli costanti di polizia sulle linee principali e' in particolare la linea 11 oggetto di questi avvenimenti. I dipendenti start da tempo denunciano la carenza di sicurezza sugli autobus e sul metromare. Sapete perché il somalo dopo aver ferito le controllori alla fermata 34 e' fuggito andando sul metromare? Perché sa che li era più difficile per le forze dell'ordine intervenire. Infatti e' stato interrotto per un'ora il servizio per dare la possibilità alla polizia di intervenire. Da tempo denuncio ciò che gli autisti vedono ogni giorno e notte: spaccio alla luce del sole sul metromare e alle fermate e nonostante la videosorveglianza nessuno fa nulla. Non possiamo e non dobbiamo lasciare i dipendenti start in balia di delinquenti e balordi. Ci vuole una risposta forte e immediata anche perché lunedì inizia il trasporto scolastico. Chiedo al Prefetto e a tutte le forze dell'ordine locali di prevedere controlli metodici sui bus e sul metromare e alle sue fermate anche con l'apporto dei militari. Tolleranza zero! Riprendiamoci la nostra Rimini"

LA NOTA DI START ROMAGNA E DI HOLACHECK - "Start Romagna è scossa per quanto accaduto nel tardo pomeriggio sulla linea 11 in zona Miramare. L’aggressione avvenuta verso due dipendenti della ditta Holacheck che fornisce il servizio di controlleria sui bus di tutta la Romagna è un fatto gravissimo e senza precedenti. Il presidente di Start Romagna Roberto Sacchetti esprime a nome della società la solidarietà alle persone coinvolte augurando una rapida guarigione. Un ringraziamento alle forze dell’ordine che hanno agito in maniera tempestiva procedendo all’arresto dell’aggressore. Le immagini del circuito di sicurezza saranno rese disponibili alle forze dell’ordine per verificare quanto accaduto e perseguire chi s’è reso protagonista di un gesto di tale violenza". "L’azienda Holacheck, specializzata nella fornitura di servizi alle aziende del trasporto di persone, è vicina ad Elisa e Daniela, coinvolte nella scioccante aggressione sul bus in servizio a Rimini sabato pomeriggio. Ci associamo alla solidarietà espressa da Start Romagna e al ringraziamento alle forze dell’ordine per il tempestivo intervento. Il servizio di controlleria è per sua natura generatore di un dialogo con i clienti, talvolta anche alterato, ma quanto accaduto è trasceso in fatti intollerabili che hanno coinvolto altre persone e anche un bambino. Speriamo davvero che per tutti si risolva al meglio e in breve tempo".

STEFANO BONACCINI - "Dopo essere stato operato nella notte, il bambino accoltellato ieri sera sarebbe fuori pericolo. A lui, alla sua famiglia e alle altre 4 donne aggredite e ferite va la vicinanza di tutta la comunità regionale. Sono in costante contatto con il sindaco Gnassi per seguire gli sviluppi della vicenda e le nostre strutture sono a totale disposizione per qualsiasi necessità. Quanto accaduto è di una gravità inaudita. Grazie alle forze dell'ordine per il pronto intervento che ha portato al fermo dell'aggressore. 
Ora vengano accertati i fatti e applicata la legge col massimo rigore nei confronti di chi si è reso colpevole di un fatto drammatico e inaccettabile" ha detto il presidente della Regione su Facebook, Stefano Bonaccini.

I SINDACATI - "Siamo sgomenti per quanto accaduto sabato sera sulla linea 11 e in zona Miramare dove un uomo ha aggredito e ferito 5 persone. Il primo pensiero va al bambino di 6 anni colpito gravemente. Si tratta di un’aggressione che non ha precedenti e per la quale manifestiamo la nostra vicinanza e il nostro augurio alla famiglia perché il piccolo possa essere dichiarato al più presto fuori pericolo. Solidarietà anche nei confronti degli altri feriti, dei cittadini inermi e delle due lavoratrici dipendenti della ditta HolachecK che sul mezzo di Start stavano svolgendo il loro lavoro di controllo. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un episodio di violenza ai danni di lavoratori, aggressioni personali e danneggiamenti ai mezzi che si susseguono prendendo di mira il trasporto pubblico e mettendo a repentaglio la sicurezza di chi lavora e degli utenti. Come garantire maggiore sicurezza agli autisti, al personale di controllo e agli utenti è un tema sul quale siamo impegnati da tempo. Non è ammissibile che conducenti e controllori subiscano costantemente minacce e aggressioni fisiche e verbali che minano la loro salute sia fisica che psichica. Chiediamo che venga convocata urgentemente una riunione dal Prefetto di Rimini alla presenza della Provincia, di Start Romagna e delle sigle sindacali CGIL CISL UIL di categoria per affrontare il tema della gestione dell’ordine pubblico sui mezzi di trasporto", hanno scritto in una nota Massimo Bellini - Sandro Di Giacinti - Saverio Messina (FILT CGIL - FIT CISL – UILTrasporti). "La Segreteria Provinciale SILP Cgil di Rimini, in relazione ai fatti accaduti nella giornata di ieri che hanno visto il ferimento di cinque persone da parte di un uomo di origine somala e la successiva cattura da parte dei Poliziotti della Squadra Volante della Questura al termine di una rocambolesca fuga nelle vie della città, intende complimentarsi con quanti hanno contribuito ad assicurare alla giustizia il pericoloso individuo , rischiando in prima persona e prodigandosi in maniera non certo ordinaria di fronte all'ennesimo episodio che ha investito la nostra città. Dopo un'estate affrontata, dagli uomini e le donne della Polizia di Stato, con il massimo impegno ed abnegazione e con rinforzi inadeguati alle necessità della provincia, la risposta degli uomini in divisa è stata massima e pronta e noi come organizzazione sindacale ci muoveremo da subito affinchè i colleghi e le colleghe ottengano il giusto riconoscimento e la giusta gratificazione" ha detto il Segretario Generale Provinciale SILP CGIL Rimini, Alberto Oppi

MATTEO SALVINI - "Gli attacchi di Salvini un danno a tutto il governo'. Mentre il ministro Lamorgese attaccava me sui giornali, ieri sera l'ennesimo finto profugo accoltellava 5 persone (a Rimini). Tra cui un bambino, alla gola. Basta. Rave party abusivi, femminicidi, baby gang, accoltellatori: se Lamorgese è in grado di fare bene il ministro lo dimostri agli italiani, altrimenti lo lasci fare a qualcun altro". Cosi' Matteo Salvini, leader della lega, in un video pubblicato su facebook (Dire)

IL MINISTRO LAMORGESE - "Sono vicina alle persone aggredite e ferite ieri sera a Rimini, tra le quali anche un bambino, e alle loro famiglie", dichiara il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ringraziando le forze di polizia per l'immediato fermo dell'autore dell'accoltellamento. "Sono in contatto continuo con il prefetto anche per conoscere l'evoluzione del quadro clinico dei feriti e domani mattina sarò a Rimini per partecipare, alle ore 11.30, al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato per un esame del gravissimo episodio", ha aggiunto la titolare del Viminale

FEDERICO BRANDI (FRATELLI D'ITALIA) - Sull'accoltellamento avvenuto ieri da parte di un uomo di origini somale nei pressi di Miramare interviene Federico Brandi, ex segretario di Fratelli d'Italia e candidato al consiglio comunale, nonché ex dipendente di HolaCheck, azienda impegnata nell'erogazione di servizi per Start Romagna. “Vittima anch'io di un'aggressione qualche anno fa posso confermare quanto sia davvero pericoloso il mestiere del controllore. Coloro che salgono sui mezzi per verificare i titoli di viaggio non sanno mai chi possono trovarsi davanti e come possono reagire. Seguo con apprensione quanto accaduto ed il primo pensiero va al bambino gravemente ferito e alle due verificatrici, come Fratelli d'Italia e da ex collega voglio esprimere la nostra solidarietà e vicinanza augurando loro una pronta guarigione e scongiurando il peggio.” “Purtroppo non è un caso isolato ma è uno dei tanti episodi che si verificano ripetutamente ogni anno, specialmente al termine della cosiddetta stagione: la linea 11, considerata una delle più remunerative, è famosa anche per essere tra le più pericolose d'Italia ed è inaccettabile che ad oggi non siano state adottate misure idonee a garantire la sicurezza del personale addetto alla verifica dei titoli di viaggio, degli autisti e di tutti i passeggeri che usufruiscono dei servizi. Tornelli, guardie giurate e militari in divisa sui mezzi, queste sono proposte per garantire un servizio migliore e soprattutto per ristabilire sicurezza a bordo dei mezzi pubblici.” “Sapere che il candidato a sindaco del centrosinistra è Jamil Sadegholvaad, che per 10 anni ha ricoperto il ruolo di Assessore alla Sicurezza , non fa ben sperare sul futuro di questa città, considerato che da anni Rimini ha il record negativo di reati, furti e crimini in Italia. Come potrà cambiare con un sindaco che dal punto di vista della sicurezza ha fallito il suo mandato?” 

IL DEPUTATO GIANNI TONELLI (LEGA) - "Quanto accaduto questa sera a Rimini ci porta necessariamente a dover riflettere sul fenomeno migratorio e alla gestione dello stesso – lo dice l'On Gianni Tonelli deputato della Lega e Segretario generale aggiunto del SAP in relazione al cittadino somalo, che appena sceso dall'autobus ha accoltellato 5 persone ed un bambino alla gola. Vi sono responsabilità politiche che purtroppo nel nostro paese sono lavate dalla ipocrisia della gestione politica e ci sono anche responsabilità morali, in questo mi rivolgo al Ministro Lamorgese e a tutti coloro che hanno competenza in questa materia. E anche su questo il candidato a sindaco della sinistra a Rimini Jamil Sadegholvaad dovrebbe interrogarsi. Stiamo sopportando – continua il deputato Tonelli- un flusso migratorio che non riusciamo in nessun modo a gestire e controllare. L’integrazione è soltanto uno slogan ideologico che in alcun modo può essere realizzato con questi numeri. Non solo. I paesi del terzo mondo profittano di questi flussi per liberarsi di galeotti e di persone con problemi mentali, perché non sono nella condizione di poterli gestire. Perché e comodo scaricarli sotto paese dell’Occidente, in Italia e in altri Stati. Per quanto accaduto a Rimini si parla di terrorismo e altro, pare invece si tratti di un pazzo. Pazzo non per le sofferenze del disagio dell’attraversata o della condizione di precarietà, ma più probabilmente perché era già in questa condizione nel suo paese. Dobbiamo renderci conto che ci sono delle responsabilità politiche e soprattutto morali. Peccato che lo spessore di chi ha queste responsabilità sicuramente farà in modo che queste gli scivolano sulla pelle".

IL DEPUTATO LORENZO BIGNAMI (FDI) - "Quanto avvenuto a Rimini dimostra ancora una volta il fallimento delle politiche di accoglienza indiscriminata alimentata da una sinistra ipocrita che ora invoca rigore dopo aver contribuito a creare il problema. Perchè il problema non sono solo queste migliaia di disperati che vagano per l'Italia dopo essere stata attirati da miraggi inesistenti di benessere e ricchezza. Il problema sono le scelte di chi, dai propri salotti buoni, continua a propugnare accoglienza indiscriminata di disperati che vengono in Italia senza controllo e regolamentazione, consapevoli che tanto il prezzo lo pagano le persone normali, che vivono la vita di tutti i giorni. Il Ministro Lamorgese, esemplare nella sua incapacità, dica immediatamente chi sia questo soggetto, quando è arrivato in Italia e come sia possibile che persone di cosi elevata pericolosità, non siano sottoposte a controlli preventivi. Per una volta risponda, se non alla sua coscienza, a chi è stato colpito da questo dramma e a cui noi esprimiamo tutta la nostra vicinanza". Lo dichiara Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d'Italia.

PICCININI (M5S) - “Choc e sgomento per la brutale aggressione di ieri sera. Complimenti alle forze dell’ordine per aver bloccato immediatamente l’autore di questo gesto folle. Adesso è necessario che le indagini facciano il loro corso per ricostruirne esattamente i motivi”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, in merito al ferimento di quattro donne e un bambino di 6 anni da parte di un giovane di 26 anni armato di coltello dopo un controllo del biglietto su un autobus sul lungomare viale Regina Margherita di Rimini. “Voglio esprimere la mia vicinanza a tutte le persone ferite. Il sollievo per la notizia che il piccolo sia fuori pericolo non fa scemare la preoccupazione per la salute delle altre quattro persone, tutte donne, colpite da una violenza insensata – aggiunge Silvia Piccinini – Purtroppo in queste ore si stanno già scatenando i leoni da tastiera della destra che, pur di trovare eventuali responsabilità politiche di quanto accaduto ieri, si stanno arrampicando sugli specchi facendo fantasiose ricostruzioni. Bene ha fatto il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, a dimostrare con un gesto concreto e di grande umanità la vicinanza a quanti hanno subito questa terribile aggressione restando in ospedale al fianco della famiglia del bambino ferito alla gola assieme alla vicesindaco Roberta Frisoni” conclude la capogruppo regionale M5S.  

ENRICO AIMI (FORZA ITALIA) - “La situazione è ora fuori controllo, dopo stupri, risse, rapine, atti vandalici, degrado e, in un crescendo rossiniano, il furioso accoltellamento che non ha risparmiato nemmeno un bambino, cosa dobbiamo attendere ancora, prima di adottare il “pugno di ferro” contro quella parte di immigrazione che fa della violenza selvaggia e della spavalderia una bandiera? Siamo tutti giunti al capolinea del tram della follia e a questo punto non sono più accettabili giustificazioni e stucchevoli analisi sociologiche. Non siamo di fronte ad un problema di errata percezione, siamo al centro di un fenomeno inaccettabile e che va fermato. Plaudiamo agli sforzi compiuti dalle Forze dell’Ordine che, spesso, si ritrovano a trarre in arresto o a denunciare più e più volte gli stessi soggetti, catturati alla sera e liberati al mattino. Adesso basta. I risultati delle fallimentari politiche di accoglienza a tutti i “costi”, perpetrate delle sinistre con tetragona volontà, sono sotto gli occhi di tutti. Quella di Rimini è infatti una criminalità in larghissima parte di provenienza straniera: 9 interventi su 10 delle “volanti” riguardano appunto costoro e nelle carceri rappresentano una maggioranza bulgara. Le procedure per la loro identificazione ed espulsione sono estremamente lente e complesse. Occorre un progetto organico, a 360 gradi di “tolleranza zero”: impiego dell’esercito nelle zone più calde, con presidi fissi, che operino controlli sui documenti ed eseguano perquisizioni per rinvenire armi (in special modo coltelli, che sono purtroppo quasi d’ordinanza per molti stranieri “impiegati” nello spaccio - prima che ci scappi il morto); avvio di politiche di respingimento e di rimpatrio forzato dei clandestini e di coloro che si sono macchiati di gravi crimini. Le giustificazioni sociologiche, sul perché o il percome, non ci appassionano, preferiamo fare i conti con la realtà che ci dice che la misura è colma ed occorrono azioni e provvedimenti certi di contrasto serio, deciso, forte.” ha detto Enrico Aimi, senatore e coordinatore regionale di Forza Italia

SERGIO VALENTINI (RIMINI IN COMUNE) - "I fatti di ieri sulla linea 11 sono gravi e lasciano scioccata una comunità. Ci solleva il fatto che il bambino sia fuori pericolo è che le condizioni degli altri feriti non destino preoccupazioni. Il dolore e la paura evidentemente forniscono alla destra una mancata occasione per tacere, con le solite dichiarazioni a sfondo razzista che rappresentano l’humus di cui la destra si nutre. A quel mondo strizza l’occhio anche il candidato sindaco del Pd, che molta destra ha già imbarcato nella sua coalizione. Ai tempi della Signoria capita che un assessore, e candidato sindaco, dica ai giudici ciò che devono fare. Le esternazioni di Sadegholvaad sono sconcertanti nel momento in cui non trovano altro da dire se non tirare in ballo le migrazioni e dare indicazioni alla magistratura. La fotocopia della destra è spesso più grottesca dell’originale. Per noi esistono uomini violenti e problemi psichiatrici. Anziché cavalcare la tigre del consenso bisognerebbe dire come si intendono rafforzare i presidi territoriali per la salute mentale, come si combatte la violenza di genere e come si tutelano lavoratrici e lavoratori a cui Start Romagna subappalta un servizio che presenta rischi per l’incolumità del personale dipendente. Ci stringiamo con affetto accanto alle vittime di questo episodio doloroso e rilanciamo la nostra richiesta affinché il contrasto alla violenza e la cura delle malattie psichiatriche passino per il rafforzamento dei presidi sanitari territoriali"

CROATTI E SARTI (M5S) - “Il terribile episodio di violenza avvenuto ieri sulla linea 11, fa piombare la nostra città in uno stato di preoccupazione che deve essere immediatamente affrontato. La mancanza di sicurezza a Rimini, percepita e reale, è un problema che rischia di minare la fiducia e la serenità di tutta la nostra comunità e servono risposte forti. È innegabile che la situazione sia peggiorata negli ultimi anni, ma questo non è il momento di strumentalizzazioni o polemiche; è il momento di reagire uniti, come solo una vera comunità di persone sa fare, facendo quadrato contro ogni fenomeno di violenza. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza alle vittime di questa orrenda aggressione.” dichiarano i parlamentari Croatti e Sarti del MoVimento 5 Stelle. “Sicurezza e legalità, dovranno essere pilastro dell'impegno dei candidati di tutti gli schieramenti: a Rimini le persone devono sentirsi sicure ogni volta che escono di casa. A qualsiasi ora, in ogni quartiere. Perché ciò accada bisogna creare coesione e protezione, lavorando con caparbietà e risolutezza per incentivare la cooperazione tra forze dell'ordine, aumentare l‘illuminazione pubblica, organizzare un presidio costante e servizio capillare di controllo urbano con una maggiore presenza sul territorio della Polizia Municipale e adoperarsi per la riapertura dei distaccamenti territoriali. La sicurezza della nostra comunità non può essere relegata a sterili polemiche." concludono i parlamentari Croatti e Sarti.

ENZO CECCARELLI, CANDIDATO A SINDACO PER IL CENTRODESTRA - "Le prime righe del programma di governo della coalizione del centrodestra, che sostiene la mia candidatura come sindaco, parlano di una Rimini “fragile e insicura”. I drammatici fatti di queste ultime ore, solo gli ultimi di una lista pressoché infinita, purtroppo confermano che le politiche sulla sicurezza e sull’immigrazione del centrosinistra, attualmente al governo della città, sono fallite e creano situazioni ingestibili e pericolose. Le nostre ricette sulla sicurezza le abbiamo esposte chiaramente: rapporto corretto con i rappresentanti del Governo e le forze dell’ordine, lavoro fianco a fianco con i Comuni limitrofi per politiche coordinate in quella che è, nei fatti, una metropoli, messa in rete delle telecamere pubbliche e private, non per controllare la vita delle persone, ma per utilizzare la immagine quando sono compiuti crimini e per dissuadere i delinquenti. I drammatici fatti di sabato hanno avuto un bilancio terribile, ma fortunatamente e grazie alle capacità dei soccorritori tutte le persone aggredite e il bimbo ferito gravemente sembrano fuori pericolo. A loro e alla loro famiglie gli auguri di pronta guarigione e di un futuro sereno, un futuro sereno che auguriamo anche alla splendida Rimini che ha bisogno di un cambiamento. Un grazie anche alle forze dell’ordine che sono riuscite a bloccare il somalo e ad impedire che il bilancio del drammatico sabato fosse peggiore".

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