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Cronaca

Commesso infedele coi complici fa sparire merce per oltre 20mila euro

La banda era composta di cinque persone che avevano trovato un escamotage per portare fuori dal negozio i capi griffati

Il basista era un commesso 20enne che, approfittando della sua posizione, aveva permesso agli altri quattro complici di mettere a segno una serie di furti di abbigliamento griffato nel negozio dove lavorava. Un sistema ben congeniato quello messo a punto dalla banda, accusata di furto e per la quale è stato chiesto il giudizio immediato, che vede sul banco degli imputati anche tre cittadini venezuelani e una giovane italiana. Secondo l'impianto accusatorio il 20enne, che lavorava presso il negozio Hollister nel centro commerciale "Le Befane", forte della sua mansione di commesso utilizzava  in maniera fraudolenta l'apparecchiatura che permetteva lo sgancio delle placche antitaccheggio dai capi di abbigliamento segnalandoli poi ai complici che, armati di capaci borse, facevano poi razzia tra gli scaffali. Ad accorgesi che qualcosa nel negozio non andava era stata la casa madre, la Abercrombie and Fitch Italia, non trovando riscontro tra i riassortimenti chiesti dal negozio e i dettagli della merce venduta. Un accurato inventario del magazzino aveva poi fatto emergere gli ammanchi, stimati in 21mila euro, che avevano fatto partire la denuncia e le indagini. Gli inquirenti si erano subito focalizzati su una talpa interna, visto il modo in cui i capi d'abbigliamento sparivano, risalendo fino al commesso e ai suoi complici che adesso dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato dal mezzo fraudolento e dalla destrezza.

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