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Cronaca

Comprano lingotti d'oro con la "catena di Sant'Antonio", un riminese nei guai

In tutto sono tre gli indagati nell'inchiesta della Guardia di Finanza che ha scoperto una maxi truffa

Lo schema Ponzi è un modello economico di vendita truffaldino che promette forti guadagni alle vittime a patto che queste reclutino nuovi "investitori", a loro volta vittime della truffa. In pratica una "catena di Sant'Antonio" o, più precisamente una forma di multilevel marketing vietata dalla legge italiana, che ha visto tre persone, tra cui un riminese, finire indagate dalla Guardia di Finanza per la compravendita di lingotti d'oro. Secondo la Finanza, lo schema truffaldino messo a punto dal terzetto si sarebbe avvalso di un negozio on line tedesco che metteva in vendita le barre d'oro e con le vittime che venivano reclutate sui social network offrendo loro la possibilità di arricchirsi. In pratica erano due gli schemi possibili: o pagare direttamente 7mila euro per acquistare il lingotto oppure, e questa era la più gettonata per creare la "piramide", acquistare un coupon da 500 euro e iniziare a proporre lo stesso acquisto per consorziarsi fino ad arrivare a comprare l'oro. E' così che, il reclutatore una volta raggiunta la soglia di acquisto, può scalare a sua volta la piramide e monetizzare a spese di quelli che si trovano al di sotto: una formula ora sotto la lente della Guardia di Finanza.

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