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Cronaca

Comune e privati al lavoro per la realizzazione di due nuovi campi sportivi

Questo lavoro di progettazione e realizzazione pubblico-privato di strutture outdoor dovrà essere accompagnato anche da un nuovo modello di gestione degli spazi

“ ‘Rimini open space’ è un modo di vivere la città, una nuova concezione degli spazi urbani e oggi rifunzionalizzati e adattati alle nuove esigenze. Una filosofia che ha funzionato per i negozi e i pubblici esercizi, che hanno avuto la possibilità di estendere i propri spazi per offrire un miglior servizio, e che ha dato riscontri importanti anche sul fronte dell’attività sportiva. L’estate da poco conclusa ci ha permesso di sperimentare in maniera più strutturata la rete di impianti e di strutture outdoor diffuse sul territorio e il riscontro è stato più che positivo. Grazie al completamento di diversi interventi di riqualificazione e di manutenzione programmati dall’Amministrazione – un esempio su tutti, i campi da basket e da calcio a cinque di via Cuneo - è stato possibile offrire molteplici opportunità per gli sportivi, professionisti e amatoriali, giovani e senior, di continuare ad allenarsi nella massima sicurezza e al pieno delle possibilità. Una rete che, oltre a comprendere gli impianti comunali, si è allargata agli spazi delle parrocchie, come quelli della parrocchia Maria Ausiliatrice e Regina Pacis, campi di ottimo livello che hanno riportato in auge e attualizzato la filosofia degli oratori.

Grazie anche alla collaborazione delle associazioni sportive che si sono adeguate con grande attenzione alle indicazioni e prescrizioni per la tutela della salute pubblica, siamo dunque riusciti ad allungare la stagione della pratica outdoor e l’auspicio oggi, è che questa esperienza possa proseguire anche nelle settimane a venire. Stiamo attraversando una fase molto delicata, tra rientro a scuola e riapertura degli impianti al chiuso e delle palestre che inevitabilmente presenta delle criticità, pur a fronte dei protocolli anti-Covid più rigidi. Ecco perché credo che la direzione da perseguire sia quella di proseguire le attività outdoor anche nel periodo autunnale, compatibilmente con le condizioni meteo, magari in modalità promiscua, alternando cioè allenamenti all’aperto con sedute al coperto. Potrebbe essere un modo per allontanare i rischi, ancor più in un momento di risalita dei contagi che stiamo vivendo.

Su questo fronte il Comune di Rimini ha investito e continuerà ad investire per potenziare la rete di impiantistica, anche facendo squadra con il privato. In particolare sono due i progetti per nuove strutture a cui stiamo lavorando e che vogliamo candidare allo Sport Bonus, su cui già abbiamo sondato l’interesse di alcuni partner: un nuovo playground al Parco Marecchia e un campo da calcio in via Bramante. In parallelo procede il percorso per arricchire il Parco del Mare di aree attrezzature per lo sport, nella prospettiva non solo di rendere il waterfront più attrattivo per i turisti, ma per offrire alla città palestre a cielo aperto utilizzabili e fruibili anche fuori stagione.

Questo lavoro di progettazione e realizzazione pubblico-privato di strutture outdoor dovrà essere accompagnato anche da un nuovo modello di gestione degli spazi, che oltre ad un protagonismo dei privati dovrà mettere in campo forme innovative di presidio: ad esempio doteremo le strutture di tecnologie digitali per monitorare l’apertura e avere una migliore supervisione degli accessi”.

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