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Cronaca

Con la scusa dell'accendino la baby gang gli ruba cellulare e collana d'oro

Dalla perquisizione personale inoltre è stata rinvenuta della sostanza stupefacente addosso al giovane, che è stato quindi denunciato anche per la relativa detenzione

La Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto, nella nottata, un giovanissimo straniero, minorenne ancora per pochi mesi, per una rapina aggravata effettuata in concorso con altri due giovani rimasti al momento ignoti, nonché per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di sostanza stupefacente.

In particolare, gli agenti delle Volanti della Questura di Rimini avevano ricevuto, intorno alle ore 03.00, la segnalazione di una rapina appena perpetrata sul Viale Regina Margherita, all’altezza della Via Parma, da parte di un gruppo di tre giovani ai danni di due minori, di 14 e 15 anni, che stavano rientrando a piedi presso l’hotel in cui sono alloggiati con i genitori di uno dei due. I due ragazzini, vittime della rapina, hanno raccontato agli agenti che, poco prima, erano stati accerchiati da altri tre ragazzi, tutti giovanissimi e di evidente provenienza nordafricana, i quali con la scusa di chiedere in prestito un accendino per accendere una sigaretta li avevano approcciati lungo il Viale Regina Margherita e costretti a fermarsi.

In un lampo, l’approccio è diventato aggressivo e i tre ragazzi, con una mossa fulminea, si sono impadroniti del telefono cellulare del 15 enne, che questi custodiva nella tasca posteriore del pantalone. Accortisi dell’accaduto, i due minori si sono messi all’inseguimento del terzetto che, nel frattempo, si era allontanato frettolosamente sulla Via Parma, in direzione della ferrovia; ma, vistisi raggiunti, in tutta risposta uno dei tre ha estratto un coltello mentre un complice ha strappato con violenza la catenina d’oro che il ragazzo 14enne portava al collo, procurandogli peraltro una evidente escoriazione.

Gli equipaggi delle Volanti, subito dopo, hanno individuato un ragazzo che corrispondeva alle descrizioni dei rapinatori e che, alla vista dei poliziotti, si è dato alla fuga. Da lì è iniziato un inseguimento a piedi fatto di attraversamenti della massicciata ferroviaria e di cortili interni di vari condomini fino a che, all’altezza di Via Verri angolo Via Tommaseo, il magrebino è stato definitivamente bloccato dopo aver opposto una viva resistenza all’arresto.

Dalla perquisizione personale inoltre è stata rinvenuta della sostanza stupefacente addosso al giovane, che è stato quindi denunciato anche per la relativa detenzione. Dalla dinamica dei fatti e dal rinvenimento, dopo la fuga, di una ulteriore collanina d’oro (diversa da quella rubata poco prima al giovane 14enne), si può desumere che il terzetto avesse messo a segno almeno un altro “colpo” in serata: motivo per cui le indagini sono ancora in corso per cercare di dare un’identità anche agli altri due giovanissimi rapinatori.

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