rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Concerto bidone, fioccano le denunce degli spettatori e spuntano altri buchi

Già una decina quelli che si sono presentati nella caserma dei carabinieri per ottenere il rimborso del biglietto, l'organizzazione insolvente anche nei confronti di un albergatore

Nuovo capitolo per il mancato concerto di Gloria Gaynor che, sabato 16, si sarebbe dovuta esibire a Rimini sul palco allestito in piazzale Fellini. Sono infatti iniziate ad arrivare le denunce, sporte dai chi attendeva invano la cantante americana, per ottenere il rimborso del biglietto che costava dai 30 ai 70 euro. Una decina, per ora, quelle raccolte dai carabinieri fino alla mattinata di lunedì anche se, domenica, sono stati in centinaia gli spettatori insoddisfatti che si sono presentati negli uffici IAT di Rimini, aperti straordinariamente per raccogliere i reclami. Se Gianni Succi, della Succi&Partners che ha organizzato la manifestazione, sentito dai carabinieri continua a professare la sua buona fede sostenendo di essere stato mollato all'ultimo minuto da uno sponsor restando così a corto di liquidità per pagare i fornitori e l'ultima parte del cachet della cantante, spuntano nuovi "buchi" lasciati dall'organizzazione a Rimini. Domenica, infatti, i carabinieri sono dovuti accorrere in un albergo della città, chiamati dal titolare, per una storia di insolvenza. I militari dell'Arma si sono trovati davanti parte dello staff, arrivato a Rimini per allestire il concerto, che si stava allontanando dalla struttura senza aver saldato il conto. Secondo quanto emerso il gruppo, che aveva 6 camere prenotate, si era accordato con la Succi&Partners che avrebbe dovuto occuparsi del pagamento ma, vista la situazione, il titolare dell'hotel ha subito sentito odore di bruciato bloccando le partenze e pretendendo di essere saldato dagli ospiti. Ne è nata un'animata discussione e, con la mediazione dei carabinieri, il gruppo è poi ripartito mentre il proprietario dell'albergo, che si è visto lasciare un conto da 2500 euro, ha sporto l'ennesima denuncia contro la Succi&Partners. Sul fronte della Gaynor, invece, pare che il cachet della cantante fosse stato fissato a 41mila dollari, circa 30643 euro, di cui l'80% era già stato incassato dall'artista che, prima di salire sul palco, attendeva il versamento del restante 20%.

Nel tardo pomeriggio di lunedì, a prendere la parola è stato lo stesso Gianni Succi che, in un comunicato stampa, si è assunto la piena responsabilità di quanto accaduto e, allo stesso tempo, ha ribadito di aver sporto alcune denunce. "Doveva essere una bellissima serata per Rimini e gli appassionati della  Disco Music - si legge nella nota stampa. - Si è invece trasformata in una notte assurda e ancora  incomprensibile, per me così come per tutti i presenti. Il mio intento, così come avvenuto tante altre volte in questi anni in occasione  dei recital dei maestri Nicola Piovani, Ennio Morricone, Roberto Benigni o dei  tanti spettacoli organizzati dalla “Succi and Partners”, era portare in Piazzale  Fellini una notte di gioia e divertimento, con il concerto “The Best Disco in Town”. Purtroppo, non è stato così. Il pubblico ha potuto seguire solo metà concerto,  quello del gruppo “The Trammps” e non ascoltare la “stella della serata”, la cantante Gloria Gaynor. Come organizzatore è giusto che sia io ad assumermi la responsabilità della  vicenda. Quindi, le mie scuse vanno a pubblico, sponsor, Istituzioni, Città di  Rimini e a tutti coloro che mi hanno dato fiducia. Tranquillizzo chi ha acquistato i biglietti e si è visto privato di una parte  essenziale dello spettacolo. Una volta verificate le oggettive responsabilità di  chi ha causato quanto accaduto, troveremo il modo migliore per ripagare tutti  coloro che sono rimasti giustamente delusi dalla mancata esibizione di Gloria Gaynor. A questo scopo, nella mattina di domenica 17 agosto, ho immediatamente denunciato i fatti accaduti alla Compagnia dei Carabinieri di Rimini. È, quindi, necessario riportare anche pubblicamente quanto avvenuto sabato sera. Gloria Gaynor era regolarmente arrivata a Rimini da Pesaro dove era ospitata con la sua band a spese dell’organizzazione. Come da accordi aveva già ricevuto otto decimi del suoi cachet oltre a tutte le ingenti spese di viaggio e alloggio, a livello “5 stelle”, per lei e il suo staff. Ma, all’ultimo secondo e a pochi metri dal palcoscenico, la cantante americana, adducendo una presunta impossibilità dell’organizzazione di garantire il pagamento delle spese di produzione (luci, audio, etc), ha improvvisamente deciso di non esibirsi. Motivazione pretestuosa, visto che il concerto si stava svolgendo regolarmente. Ragione espressa dalla Gaynor anche in un suo tweet: “Rimini Fans, was all set to perform when we were shut down due 2 promoter not able to pay prod. crew at venue. Will be back! #WeWillSurvive— Gloria Gaynor (@gloriagaynor) 17 Agosto 2014”.  Risulta, quindi, evidente che tra i danneggiati dalla sua imprevedibile scelta ci siano anche la mia persona e la Succi and Partners. Mi sono,infatti, ritrovato ad affrontare un incalcolabile danno di immagine e alla mia onestà professionale e umana. Senza dimenticare l’altrettanto consistente danno economico subito. Di questi fatti si sta occupando il mio ufficio legale, valutando quali siano le azioni migliori e le sedi più opportune per garantire e tutelare la correttezza del mio operato, ed eventuali corresponsabilità di terzi per quanto accaduto”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Concerto bidone, fioccano le denunce degli spettatori e spuntano altri buchi

RiminiToday è in caricamento