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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Concessioni balneari, verso le gare con un compromesso. "Previste tutele per micro e piccole imprese"

L'indennizzo per le aziende balneari che non ottengono il rinnovo della concessione si calcola "sulla base delle scritture contabili" o "di perizia giurata redatta da un professionista, che ne attesta la consistenza"

Si va verso un compromesso per le concessioni balneari. Un contenzioso o difficoltà oggettive legate all'espletamento del bando: sono "a titolo esemplificativo" le ragioni per cui sono concesse deroghe, di massimo un anno, all'obbligo di mettere a gara le concessioni balneari dopo il 31 dicembre 2023, secondo la proposta del governo sul ddl concorrenza, elaborata dal viceministro al Mise Gilberto Pichetto, ora all'esame dei gruppi. Le gare, comunque, non potranno essere concluse dopo il 31 dicembre 2024. Lo riporta l’agenzia Ansa.

L'indennizzo per le aziende balneari che non ottengono il rinnovo della concessione si calcola "sulla base delle scritture contabili" o "di perizia giurata redatta da un professionista abilitato, che ne attesta la consistenza". Lo prevede la proposta del governo sul ddl concorrenza, elaborata dal viceministro al Mise Gilberto Pichetto, ora all'esame dei gruppi. L'indennizzo è "a carico del concessionario subentrante" per "la perdita dell'avviamento connesso ad attività commerciali o di interesse turistico, del valore residuo dei beni immobili oggetto di investimenti per l'esercizio dell'impresa". Esclusi dal calcolo i beni abusivi.

"L'autorità competente può differire il termine di scadenza delle concessioni in essere per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2024", e fino a quella data "l'occupazione dell'area demaniale da parte del concessionario uscente è comunque legittima".

"Sulle concessioni balneari il testo su cui si sta trattando è un buon compromesso – sostiene il senatore riminese Marco Croatti -, che recepisce molte proposte del Movimento 5 Stelle presentate in Senato già nell'ultima legge di Bilancio. Entro il primo gennaio 2024 si aprirà un nuovo sistema di gare pubbliche che pone fine al regime delle proroghe infinite che da anni caratterizza il settore, con imprese costrette a vivere nella più assoluta incertezza, con canoni di concessioni irrisori per lo Stato, e con utenti costretti a pagare prezzi esosi per i servizi ricevuti. In questi lunghi mesi abbiamo lavorato in maniera costruttiva con imprese e associazioni per giungere ad una definizione di equilibrio della questione, che ora è a portata di mano”.

“Vogliamo rilanciare il settore e introdurre garanzie a tutela dei diversi interessi contrapposti – prosegue il senatore -. Come il M5s aveva già chiesto lo scorso dicembre alla legge di bilancio ci saranno clausole di premialità a favore delle imprese titolari, tutele a favore di micro e piccole imprese familiari, così come a favore di società sportive e del terzo settore. Per quelle concessioni che passeranno di mano - prosegue Croatti - ci sarà il riconoscimento di un equo indennizzo a carico del subentrante calcolato sulla base del valore economico dell'impresa. Sempre nel solco del quadro normativo da noi proposto, avremo anche clausole sociali a tutela dei lavoratori del settore. Come abbiamo già sostenuto a più riprese, in queste settimane abbiamo cercato di coniugare una maggiore tutela degli interessi dello Stato, delle imprese virtuose, dei lavoratori e soprattutto dei cittadini e degli utenti di queste attività. Proprio questi ultimi, infatti, potranno finalmente avere prezzi più equi e un servizio migliore. Il regime di proroghe infinite, sostenuto per semplici fini elettorali da alcune forze politiche, non poteva essere la soluzione al problema” conclude Croatti.

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