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Cronaca

Concluso il progetto Adrimob: in 3 anni 22mila passeggeri al porto di Rimini

L'obiettivo principale quello di favorire le strategie integrate di trasporto sostenibile, soprattutto via mare. Realizzati interventi importanti finalizzati a migliorare l’accoglienza dei turisti nella zona del porto

Il Progetto Adrimob, finanziato dal Programma Europeo Adriatic IPA 2011 2014, ora arrivato a conclusione, ha avuto come obiettivo principale quello di favorire le strategie integrate di trasporto sostenibile, soprattutto via mare. Lead partner del progetto è stata la Provincia di Ravenna, insieme alla partecipazione di ulteriori partners quali la Provincia di Brindisi, la Provincia di Pesaro e Urbino, la Provincia di Pescara, la Provincia di Venezia, il Comune di Cesenatico, l’Autorità Portuale di Bari, l’Autorità Portuale di Bar – Montenegro,  la Prefettura di Thesprotia – Igoumenitsia (Grecia), il Shortsea Promotion Centre Croatia – Rijeka (Croazia), la Municipalità di Rovinj (Croazia), il Ministero dei Trasporti Ljubljiana (Slovenia), la Città di Durres (Albania), la Provincia di Rimini e la Municipalità di Rab (Croazia).

Gli obiettivi principali del progetto sono stati incoraggiare fortemente e favorire l'uso del trasporto marittimo per i passeggeri lungo le coste; rafforzare e integrare le reti infrastrutturali esistenti creando nuovi collegamenti tra i porti e  le aree interne; migliorare il livello di qualità dei servizi alla portualità; incrementare la sicurezza della navigazione e la tutela dell'ambiente marino. La quota di finanziamento per la Provincia di Rimini è stata pari a 180.000 euro. Attraverso queste risorse sono state realizzate 5 interventi: il lancio e l’attuazione di un servizio di trasporto veloce per passeggeri tra l’Italia - Rimini/Ravenna/Cesenatico/Pesaro - e la Croazia - Lussino/Rovigno/Zara; la realizzazione di un ulteriore servizio di dogana direttamente sul porto di Rimini allo scopo di facilitare l’espletamento di tutte le operazioni connesse allo sbarco di turisti; l’allestimento di un “info-point” in posizione centrale dell’area portuale per fornire informazioni dettagliate sui collegamenti e sull’offerta turistica della Provincia di Rimini durante la stagione estiva; l’attivazione di una rete Wi-Fi gratuita ad uso dei passeggeri e delle imbarcazioni utilizzabile ancora prima dell’attracco in banchina; la collocazione di postazioni di bike sharing nelle immediate vicinanze degli attracchi delle imbarcazioni per collegare l’area portuale con il centro storico e favorirne la visita.

Dal 2011 al 2013 attraverso i collegamenti gestiti da Emilia Romagna Lines con sede a Cesenatico, con un Eurofast HSC della capienza di 267 sono state trasportate oltre 36.000 passeggeri a stagione, di 21 nazionalità diverse. Il solo porto di Rimini ha registrato una media di 1.100 imbarchi a tratta totalizzando da un minimo di 16.000 a 22.000 passeggeri. Insomma il progetto è stato l’occasione per realizzare interventi importanti finalizzati a migliorare l’accoglienza dei turisti nella zona del porto. Certamente la crisi degli ultimi anni ha reso difficile proseguire con il collegamenti. Tuttavia il tema della mobilità intermodale, che consenta anche il trasporto via mare, è un’opportunità importante che può essere proseguita e incoraggiata, anche per dare il massimo di valorizzazione all’area del porto, che rimane una zona di grande attrattività, non lontana dal centro storico e dai monumenti che lo caratterizzano. Da questo punto di vista bisogna guardare con molto interesse ai nuovi programmi dell’UE previsti dal 2014/2020.  In particolare facendo riferimento al programma Italia Croazia, ma anche ad altri programmi quali la prosecuzione di MED, o il Sud Est Europa (SEE), IPA Adriatic , oltre alla possibilità di attingere ai programmi di cooperazione territoriale.

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