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Cronaca

Condannato a tinteggiare la sede di Arcigay ex forzanovista si scaglia sui giornalisti

Invia de Warthema è arrivata la Digos che ha identificato tutti i cronisti presenti, rimasti ovviamente un po' sorpresi

Aveva inscenato un funerale per le vie del centro storico in occasione della seconda unione civile tra persone dello stesso sesso celebrata in Comune a Cesena, e lo scorso ottobre il Tribunale di Forlì gli ha concesso la messa alla prova tramutando la pena in lavori socialmente utili, tra i quali la tinteggiatura di alcuni fabbricati del cimitero urbano di Diegaro. Ormai da qualche giorno la sua vicenda è sotto i riflettori, e il 57enne ex militante di Forza Nuova martedì mattina si trovava nella sede dell'Arcigay riminese per tinteggiare uno stanzino, portando avanti la messa alla prova concessa dal tribunale. Ma cosa è successo? Probabilmente la vista dei giornalisti lo ha fatto infuriare, come racconta un cronista di Repubblica presente alla conferenza stampa organizzata dall'Arcigay di Rimini, in cui era presente anche il vicesindaco Gloria Lisi. "Alla vista delle telecamere ha iniziato a inveire - spiega il cronista - dicendo che non voleva essere ripreso e si è chiuso nello stanzino". L'uomo ha chiamato il suo avvocato ma anche la Polizia, creando una sorta di caso. Infatti poco dopo nella sede dell'Arcigay è arrivata la Digos che ha identificato tutti i giornalisti presenti, rimasti ovviamente un po' sorpresi per l'insolita scena.

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