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Cronaca

Confesercenti: "No alle accuse indiscriminate verso gli operatori di spiaggia e dei chiringuiti"

Dall'associazione di categoria si dicono "pienamente d'accordo sul tema della legalità" ma non accettano " i toni forti usati da Indino"

"Non possiamo nascondere la nostra perplessità nel leggere le dichiarazioni di Gianni Indino nelle sue vesti di presidente del Silb-Fipe provinciale". A rigettare quelle che vengono definite "accuse indiscriminate verso gli operatori di spiaggia e dei chiringuiti" è la Confesercenti di Rimini dopo quanto dichiarato da Indino che ha puntato il dito contro "console, balli abusivi e postazioni per la somministrazione di alcolici, anch’esse abusive, che spuntano sulla spiaggia o ancora nei chioschi che si affacciano a questa nuova attività senza averne titolo". "Certo - spiegano da Confcommercio - siamo pienamente d'accordo sul tema della legalità, del rispetto delle regole da parte di tutti gli operatori, dei controlli contro chi elude le norme e concorre slealmente. Pensiamo sia chiaro e condiviso da tutti che non possono essere tollerate attività fuori dalla legalità, né in spiaggia, né su tutto il territorio. Quello della legalità è un tema che deve riguardare tutti. Ma i toni forti usati da Indino nel lanciare accuse indiscriminate descrivono una spiaggia che non risponde alla realtà conosciuta da operatori, residenti e turisti. La spiaggia di notte, i ristoranti sull'arenile, i chiringuiti sono frutto di una politica di rilancio e riqualificazione dell'offerta turistica promossa e sostenuta dalla precedente amministrazione comunale e anche dalla giunta attuale. I chiringuiti sono previsti dal piano spiaggia, amministratori e operatori ci hanno giustamente creduto e oggi sono divenuti parte integrante dei servizi balneari. E' una naturale evoluzione dell'offerta, come vediamo non solo sulla nostra riviera, ma in tutta la costa romagnola, così come in Italia e all'estero".

"Indietro nel tempo non si può tornare - conclude Confesercenti. - In questi anni, inoltre, gli operatori di spiaggia si sono dotati di impianti di sicurezza e servizi di vigilanza privata che monitorano l'arenile anche quando le attività balneari hanno finito la loro giornata di lavoro. Restano aperti in molti casi fino a notte fonda anche i servizi igienici, che comunque vanno mantenuti accessibili fino alle 22 in base alle ordinanze. Dunque sì alle regole, perché la legalità riguarda tutta la città. Ma se ci sono casi singoli di illegalità devono essere denunciati senza accuse generiche e indiscriminate: non ci stiamo a vedere demonizzata tutta la spiaggia come se fosse una terra di nessuno".

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