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Cronaca

“Conoscere la Shoah”, partito il seminario per i giovani studenti

Si è avviato venerdì - nella sala del giudizio al Museo della Città di Rimini - il seminario di studio che coinvolge 120 studenti e studentesse delle classi quarte Licei e Istituto secondari di secondo grado

Si è avviato venerdì - nella sala del giudizio al Museo della Città di Rimini - il seminario di studio che coinvolge 120 studenti e studentesse delle classi quarte Licei e Istituto secondari di secondo grado. Un percorso, che dopo la pausa dovuta all’emergenza sanitaria (l’anno scorso era stato organizzato in forma di webinar) ricomincia in presenza con n numero di studenti più ridotto rispetto a quelli coinvolti fino a prima della pandemia.

L’importante percorso formativo organizzato dall’Attività di Educazione alla Memoria del Comune di Rimini coordinata da Laura Fontana, quest’anno ha come il titolo “Conoscere la Shoah, il genocidio degli ebrei d'Europa sotto il nazionalsocialismo. Approfondimenti di storia e di memoria”.  Iniziato ieri - 3 dicembre - proseguirà fino al 6 marzo 2022, con un programma di lezioni curate dall'ISRIC, Istituto per la Storia della Resistenza e dell'Italia contemporanea della Provincia di Rimini Istituto per la storia della Resistenza e dell'Italia contemporanea, un piano formativo nel quale gli studenti saranno seguiti dalla prof.ssa Lidia Gualtiero, dell’ISRIC come tutor del corso.

La prima delle quattro lezioni, svoltarsi venerdì pomeriggio, è stata tenuta da Francesca Panozzo - referente sezione didattica Museo Ebraico di Bologna e responsabile viaggi sui luoghi della storia del novecento ISRIC- che si è concentrata su “La distruzione degli ebrei d'Europa. Non solo Auschwitz”. Un approfondimento su Auschwitz, come sistema di campi e non soltanto come centro di messa a morte, non sinonimo di Shoah, ma solo una tappa di un processo molto più articolato.

L’importante approfondimento della storia, che il Comune di Rimini propone dal 1964, ha l’obiettivo di coinvolgere i giovani con la conoscenza della storia partendo di fatti accaduti durante Seconda guerra mondiale, in cui il regime nazista ha pianificato e messo in atto il genocidio di almeno 6 milioni di ebrei, catturandoli in ogni paese dell'Europa occupata o alleata, e assassinandoli sistematicamente secondo un piano coordinato di distruzione. Una proposta di riflessione che parte dalla domanda su come sia potuto accadere un crimine di queste proporzioni, perpetrato con la collaborazione o complicità di molte persone spesso anche nell'indifferenza o nell'inerzia della comunità internazionale.

L'Attività di Educazione alla Memoria del Comune di Rimini propone ogni anno, in stretta collaborazione con l'ISRIC, un seminario di studio per conoscere la Shoah e le deportazioni rivolto alle scuole, nell'obiettivo di stimolare lo studio della storia, tenere viva la memoria delle vittime - tra le quali vi furono migliaia di italiani - e incoraggiare il pensiero critico rispetto ai comportamenti e alle scelte individuali. Al centro del progetto, c'è quindi la storia come agire politico e come riflessione sull'umano, ma anche l'educazione al valore della responsabilità.

Il progetto è stato organizzato in due fasi: la prima da novembre 2021-primavera 2022, che prevede la partecipazione al seminario e allo spettacolo teatrale; la seconda in autunno 2022, con la partecipazione a due incontri di introduzione storica ai luoghi che saranno scelti come destinazione del viaggio studio della memoria, riservato a circa 50 studenti e studentesse (individuati dalle scuole rispetto ai 120 partecipanti iniziali). Questa seconda fase chiaramente è vincolata all'evolversi della situazione della pandemia, alle norme dei viaggi di istruzione scolastica.

“Il compito principale del progetto di Educazione alla memoria - ha ricordato Francesca Mattei, Assessora all’attività di Educazione alla Memoria, nel suo saluto ai ragazzi - è proprio quello di educare i giovani cittadini rendendoli consapevoli della strage dell’Olocausto e della condizione di oppressione dovuta alla dittatura nazifascista che tutti i cittadini europei hanno vissuto in quel periodo, affinché la storia ci insegni a non ripetere mai più una strage tale, ma ci insegni a rispettare il prossimo, chiunque essa o esso sia. Perché non è scritto da nessuna parte, anzi, che la storia non si ripeta, magari in forme diverse ma con la stessa sostanza. Vi auguro che questo percorso possa essere un grande stimolo e che possa appassionarvi alla storia e all’educazione civica, e che possiate diventare dei cittadini attivi e consapevoli. Ho partecipato a questo progetto cinque anni fa quando avevo la vostra stessa età e per me è stato indispensabile farne parte, perché proprio in questo spazio ho sviluppato un forte senso politico, nel senso etimologico dell’espressione, ovvero nel prendermi cura del bene comune, del prossimo e della mia città".

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