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Cronaca

Considerazioni e proposte di CNA in merito al Bilancio 2015 del Comune di Riccione

La stessa legge di stabilità 2015, pur invertendo la rotta sulla pressione fiscale, non aiuta i Comuni continuando nel taglio dei trasferimenti

Il perdurare della crisi economica, i timidi segnali di ripresa di questi ultimi giorni e le incognite sulla prossima stagione turistica, sono il corollario in cui le scelte di bilancio 2015 faranno la differenza fra una proiezione in ripresa o una previsione ancora  in recessione. La stessa legge di stabilità 2015, pur invertendo la rotta sulla pressione fiscale, non aiuta i Comuni continuando nel taglio dei trasferimenti e nell’incertezza delle risorse per gli investimenti.

"Gli incontri svolti negli ultimi mesi con l’Amministrazione Comunale e quello fatto con la giunta l’11 marzo scorso - osserva la Cna di Riccione - ha prodotto un efficace confronto che ci permette oggi di avanzare alcune proposte per il 2015. La scelta di rivedere la rateizzazione della TARI, dalla prima ipotesi, che prevedeva l’anticipo del pagamento in forma fortemente penalizzante per le imprese, per poi giungere, grazie all’intervento delle associazioni di categoria, ad un più ragionevole scadenziario: 20% al 1° aprile, 40% al 31 agosto e 40% al 31 dicembre, dimostra che con il confronto costruttivo si trovano soluzioni condivise. Riteniamo che l’Amministrazione di Riccione possa contribuire già da ora a contenere ed  alleggerire una parte della tassazione locale. Riccione si è sempre dimostrata molto attenta e sensibile alle istanze presentate per favorire l’accesso al credito delle imprese artigiane e del commercio stanziando somme importanti. Il mancato perfezionamento della convenzione con il consorzio regionale di garanzia UNIFIDI ha generato dei residui sulla dotazione delle risorse previste nel 2014 a favore delle imprese artigiane, alle quali se si somma analogo importo nel 2015,  si ha una disponibilità di 100.000/120.000 euro".

Oltre alle osservazioni, la Cna di Riccione traccia anche alcuni suggerimenti. Con questa cifra si possono attivare due azioni virtuose - spiegano - destinarne una metà alla riduzione della Tassa dei rifiuti alle 5 categorie artigiane che, secondo le nostre stime, corrisponde ad un bel 10% di TARI in meno nel 2015 (tenendo conto che le tariffe del Comune di Riccione per queste categorie sono più alte rispetto a quelle applicate dai Comuni limitrofi come Rimini e Cattolica). L’altra parte destinarla alla costituzione di un Fondo per l’Occupazione, sulla scorta di esperienze già esistenti in altri Comuni,  che porterebbe all’assunzione di 10 lavoratori nel 2015, sgravando  le imprese di una parte dei costi del lavoro. La seconda considerazione riguarda il programma degli investimenti 2015, che previsto in oltre 8 milioni di euro, è sostenuto dalle fonti di finanziamento come le alienazioni, nuovi mutui e da 1,5 milioni da oneri che sono immediatamente disponibili, 750.000 euro dei quali verranno trasferimenti alla GEAT. Noi riteniamo che nel campo della manutenzione, le priorità debbano riguardare tutti gli interventi di manutenzione e recupero del decoro urbano e della qualità ambientale, con particolare attenzione alle aree a vocazione turistico commerciale. Su questo aspetto, dare continuità all’utilizzo delle imprese locali, trova ovviamente il nostro favore. Riteniamo infine che dall’Osservatorio sulla tassa di soggiorno, debba venire una piena consapevolezza sulle risorse disponibili per la promozione turistica e l’organizzazione di eventi che possono ridare fiducia alle imprese e credibilità alle istituzioni".

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