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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Consumo del suolo, a Rimini in 23 anni sono stati 'mangiati' quasi 800 ettari

E' stato presentato a Roma il "Rapporto sul consumo di suolo in Italia - edizione 2014", promosso dall'Ispra, Istituto superiore protezione e ricerca ambientale.

E' stato presentato a Roma il "Rapporto sul consumo di suolo in Italia - edizione 2014", promosso dall'Ispra, Istituto superiore protezione e ricerca ambientale. Il Rapporto dell’ISPRA sul consumo di suolo riporta dati e stime aggiornate fondamentali per la tutela del territorio, rendendo pubblico un patrimonio di conoscenze e di dati raccolti sull’argomento anche a livello locale

"Il rapporto - spiega il deputato PD riminese Tiziano Arlotti - che si concentra in particolare sui comuni capoluogo - contempla  le diverse tipologie di copertura artificiale come causa di consumo di suolo: aree coperte da edifici, ma anche infrastrutture di trasporto (strade asfaltate, ferrovie, strade sterrate e altre infrastrutture di trasporto secondarie), parcheggi, piazzali, cantieri, discariche o aree estrattive. Il territorio del comune di Rimini risulta mediamente costruito con una grande area urbana maggioritaria e con un residuo scarsamente rilevante di urbanizzazione diffusa (sprawl urbano)".

"La stima del suolo consumato a livello comunale indica per il comune di Rimini una crescita dai 2.555 ettari del 1988 ai 3.316 del 2011, pari a quasi 800 ettari "mangiati" in 23 anni – evidenzia Arlotti -. In percentuale, secondo il rapporto, si è passati dal 19 al 24,7% di suolo consumato a livello comunale, dati che sono nella media regionale. In quest'arco di tempo l'aumento è stato minimo dall'88 al '96 (quando il consumo era pari a 2.748 ettari), per crescere nel decennio tra il '98 e il 2007 (da 2.834 a 3.143 ettari, un incremento di poco più di 300 ettari) e toccare la massima espansione nel periodo 2007-2011, con quasi 200 ettari ulteriormente consumati. Nel frattempo la popolazione è cresciuta dai quasi 131mila abitanti del 1988 (965 abitanti per km quadrato) ai 143mila del 2011 (con una densità superiore a mille)".

"Alla luce dei dati del rapporto Ispra - conclude il parlamentare - a maggior ragione il tema dello stop al consumo  di suolo e dell'efficientamento del patrimonio edilizio, nonché al recupero e alla riconversione di aree urbane diventa l'asse strategico prioritario su cui dobbiamo dirigerci senza indugio".

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