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Cronaca

Continua l'allergia da scontrino, Pasqua di controlli per la Finanza

Sono una cinquantina le attività, tra bar, alberghi, negozi e ristoranti, controllati dagli agenti della Guardia di Finanza nel corso dei controlli effettuati nel weekend di Pasqua

Sono una cinquantina le attività, tra bar, alberghi, negozi e ristoranti, controllati dagli agenti della Guardia di Finanza nel corso dei controlli effettuati nel weekend di Pasqua. In quaranta casi le Fiamme Gialle hanno accertato la mancata emissione di scontrini o ricevute fiscali. Il comandante Marco Venceslai ha tenuto a sottolineare che non si è trattato di un controllo fiscale "stile Cortile", ma di accertamenti a tutela delle imprese.

I controlli sono stati 53, di questi 33 sono risultati regolari e 20 irregolari, dove le principali irregolarità sono rappresentate dalla mancata emissione di scontrini fiscali (in totale 40). Scendendo ancora più nel dettaglio su 10 bar controllati 7 sono risultati in regola e 3 no; 4 i negozi di abbigliamento controllati di cui 3 risultati in regola e uno no; 8 tra hotel e pensioni controllate di cui 4 risultate in regola e 4 no, infine 13 i ristoranti controllati di cui 9 in regola e 4 no. In testa, ad una sorta di classifica per tipologia di attività con la tendenza a non mettere scontrino fiscale o ricevuta, ci sono le strutture ricettive come hotel, pensioni o residence.

Poi vengono i ristoranti, la vendita al dettaglio di abbigliamento, compreso gli ambulanti, e infine i più "virtuosi" bar. "I controlli nei periodi di forte affluenza sono sempre stati fatti", conferma il comandante provinciale della Gdf di Rimini, il colonnello Mario Venceslai, in qualche modo facendo riferimento alle preoccupazioni e alle volte critiche delle categorie economiche. Non c'é né volontà persecutoria né straordinarietà di intervento da doverlo definire un blitz, per il colonnello Venceslai "l'obiettivo è quello di tutelare gli operatori onesti dalla concorrenza sleale, tentando di individuare chi è avvezzo a non fare gli scontrini o chi gioca sporco".

Venceslai ha anche posto l'accento alla "trasversalità dei controlli" delle Fiamme Gialle che tende con "un colpo solo a centrare più obiettivi" perché spesso con l'evasione fiscale, si arriva ad individuare il mercato dei prodotti contraffatti che poi trovano contatti con la criminalità organizzata e il riciclaggio.

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