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Cronaca

Contrasto all'abusivismo commerciale, ingente sequestro delle Fiamme Gialle

Controlli della Finanza sia nei negozi dove i vu cumprà si approvvigionano che sulle spiagge. Scoperto un negozio gestito da un cittadino cinese con migliaia di pezzi di merce irregolare

Nell’ambito del piano di contrasto ai fenomeni di abusivismo commerciale, la Guardia di Finanza di Rimini ha svolto un’azione di analisi che ha portato all’esecuzione di una serie di operazioni finalizzate sia a individuare i canali di approvvigionamento di cui si servono i commercianti abusivi che a reprimere direttamente la vendita di merce sulle spiagge romagnole. L'indagine ha permesso di individuare sia gli esercizi commerciali dove gli extracomunitari dediti al commercio abusivo abitualmente si riforniscono che le zone dove poi i prodotti vengono venduti, spesso allestendo veri e propri mercatini abusivi all’aperto che, come segnalato più volte dagli stessi turisti, ostacolano il transito degli utenti della spiaggia e rendono difficoltose le eventuali operazioni di salvataggio in mare. I finanzieri, infatti, dopo aver individuato una delle zone di Marina Centro di Rimini maggiormente colpita dal fenomeno e stabilmente presidiata dai commercianti abusivi, hanno effettuato un intervento in prossimità del Bagno 39, dove gli abusivi avevano predisposto un suk, sequestrando un ingente quantitativo di borse, portafogli e occhiali con i marchi contraffatti delle più note griffe italiane e straniere.

I controlli sono poi proseguiti anche lungo le vie adiacenti il lungomare di Viserba, dove sono stati sequestrati complessivamenti 518 pezzi riportanti marchi falsi e con segni mendaci e di identificare e denunciare alla Procura della Repubblica di Rimini due cittadini senegalesi, entrambi già gravati da decreto di espulsione, per commercio di prodotti con segni contraffatti o alterati e vendita di prodotti industriali con segni mendaci. Contestualmente, è stato eseguito un accesso presso un’attività commerciale, specializzata nella vendita di bigiotteria, sita nel centro storico di Rimini e gestita da un cittadino cinese.

I militari della Compagnia hanno rinvenuto migliaia di pezzi di merce esposta per la vendita senza alcuna indicazione circa le generalità del produttore, la filiera commerciale, la composizione del prodotto o eventuali precauzioni da adottare per l’uso, in aperta violazione del Codice del Consumo (D. Lgs. 206/2005). E’ scattato, quindi, il sequestro amministrativo della merce, composta da anelli, orecchini, portachiavi e monili per un totale di ben 4.683 pezzi e la segnalazione del cittadino cinese alla Camera di Commercio di Rimini, competente all’irrogazione delle sanzioni, che possono arrivare fino a 25 mila euro.
 

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