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Maxi blitz antiprostituzione, indentificate oltre 50 lucciole. "Non troviamo lavoro e dobbiamo vivere"

Sono tornate le “lucciole” a Rimini: la stagione estiva si sta avviando visto il considerevole numero di prostitute controllate nella notte tra venerdì e sabato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Rimini. Anche a seguito delle numerose segnalazioni pervenute ai Carabinieri di Quartiere da parte di associazioni di categoria, di amministratori di condomini e di gente comune sulla presenza di prostitute in strada

Sono tornate le “lucciole” a Rimini: la stagione estiva si sta avviando visto il considerevole numero di prostitute controllate  nella notte tra venerdì e sabato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Rimini. Anche a seguito delle numerose segnalazioni pervenute ai Carabinieri di Quartiere da parte di associazioni di categoria, di amministratori di condomini e di gente comune sulla presenza di prostitute in strada, nei week end anche prima di cena, ed ai riscontri operativi delle pattuglie che quotidianamente svolgono servizio di controllo del territorio.

I militari, dalle 23 alle, hanno effettuato un grosso blitz antiprostituzione mettendo in strada 12 pattuglie, oltre 26 Carabinieri ed alcuni militari dell’AVES, passando a setaccio il lungomare e le strade parallele della zona sud della città, nonché la statale 16 di Viserba Monte e di Torre Pedrera. I carabinieri del NORM e delle Stazioni di Rimini, Miramare, Rn-Via Flaminia e Viserba, con una mirata azione “a pettine” hanno controllato tutte le predette strade di Rimini, ove solitamente le prostitute attendono clienti, identificandone circa 43, di cui 31 di origine rumena, 7 bulgare, 3 ungheresi, 2 polaccche ed un trans italiano. Dopo essere state rintracciate mentre si prostituivano od attendevano i clienti, sono state accompagnate presso gli uffici di Via dalla Chiesa e, una volta identificate, per 12 di loro, risultate destinatarie di foglio di via, è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria. Alcune, risultate sprovviste di documenti, sono state sottoposte anche al prescritto foto segnalamento. Delle prostitute, alcune erano già note ai militari perché da tempo “esercitano” in questa città, ma almeno la metà, di età compresa tra i 19 ed i 27 anni, era la prima volta che veniva identificata.

Dalle dichiarazioni da loro rilasciate, soprattutto delle nuove, giovanissime, si apprende che sono venute nel Bel Paese per fare la “stagione” (la cameriera o l’hostess) ma la crisi economica e lavorativa le ha indotte ad abbracciare la strada (nessuna di esse ha dichiarato o ha ammesso di avere un protettore). Studentesse universitarie alle prime armi, o diplomate ad istituti professionali per l’estetica od il turismo, non trovando di meglio e dovendo pagarsi le spese per gli studi, l’appartamento preso in affitto o il residence, dopo una settimana di vana ricerca di un “posto di lavoro”, hanno deciso di prostituirsi. Nessuna ha voluto sbilanciarsi su quanto “guadagnano”: sembra che abbiano avuto non pochi problemi dopo le dichiarazioni dell’estate scorsa, quando ai Carabinieri spontaneamente ammisero di riuscire a mettere da parte ben oltre i 5.000 euro al mese, esentasse ed al netto delle spese di vitto ed alloggio, dichiarandosi imprenditrici di se stesse, comunque hanno riferito che con i clienti il prezzo, che può variare di molto se “si consuma” in macchina, sulla spiaggia, nella camera del cliente od in una “loro camera”.

Alcune di esse si sono meravigliate di questa stretta dei controlli, specie nelle ultime settimane, con la formula “sono venuta qui in Italia perché devo pagarmi gli studi nel mio paese, in fondo che male faccio! Non ammazzo mica nessuno! E, poi, ogni sera ci sono tanti uomini che cercano la nostra compagnia!”.  Proprio sotto questo aspetto i Carabinieri hanno controllato ed identificato oltre 30 clienti, di cui 18 sono stati sanzionati, ai sensi del codice della Strada, per comportamenti scorretti del tipo, sosta in luoghi ove non è consentito, repentini rallentamenti su strade a scorrimento, inversioni ad U laddove non è consentito.

La Polizia di Rimini ha eseguito venerdì sera una serie di controlli mirati a combattere il fenomeno della prostituzione e monitorare la situazione sugli autobus. Le azioni sono partite intorno alle 21 dal lungomare di Rimini, poi di Riccione e sulla Statale 16, identificando 18 prostitute e due transessuali. Di questi 3 sono stati denunciaie, mentre per  11 è scattata l’emissione del foglio di via.

Sugli invece sono state identificate 13 persone nel tratto tra Miramare e la Stazione di Rimini. Due i passeggeri portati in questura per ulteriori accertamenti. I controlli mirati proseguiranno nei prossimi weekend grazie alla collaborazione tra Polizia, Carabinieri e Municipale.

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