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Cronaca

Controlli sui bus, Start Romagna: "Foto del viso per contrastare le dichiarazioni di false generalità"

Le irregolarità verificate a bordo dei bus dall'azienda romagnola sono mediamente 45mila l’anno

Nuovi strumenti sono stati predisposti da Start Romagna per la sicurezza e la regolarità del viaggio a bordo dei bus che percorrono le linee nei bacini di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini. Fra le componenti che accrescono questi parametri, c’è la necessità che tutti coloro che utilizzano il servizio di trasporto pubblico locale siano in possesso di un valido titolo di viaggio. 

Le irregolarità verificate a bordo dei bus di Start Romagna sono mediamente 45mila l’anno. Negli ultimi tempi è progressivamente cresciuto il fenomeno della dichiarazione di false generalità al momento dell’accertamento, accompagnate dalla presunta impossibilità di mostrare un documento di riconoscimento. Spesso accade che vengano fornite generalità di altre persone, ingiustamente chiamate in causa nel dover dimostrare la loro estraneità. La dichiarazione di false generalità è un reato, punito dall’art. 495 del codice penale.

Nel 2019 sulla rete di Start Romagna le sanzioni elevate in casi di persone prive di documento sono state circa 13mila, pari al 27% del totale. Nel 2020 sono state circa 8.900, un numero molto elevato se si considera il calo dell’utilizzo dei mezzi a causa della pandemia e la riduzione delle capienze. I ricorsi per false generalità, cioè contestazione di verbali da parte di soggetti che si sono dichiarati estranei ai fatti contestati, nel 2019 sono stati 157 mentre nel 2020 sono stati 134.

Da qui l’avvio di una nuova modalità di verifica della regolarità dei passeggeri e di assunzione di elementi inconfutabili nella fase di recupero delle generalità di utenti non in regola con il titolo di viaggio e non in grado di mostrare un documento d’identità. Saranno quindi effettuati rilievi fotografici al viso delle persone che, al momento della compilazione del verbale, affermano di non avere con sé un valido documento di riconoscimento. La foto verrà collegata al verbale e in caso di disconoscimento del verbale sarà utilizzata nell’iter di riscossione e a tutela della persona eventualmente e ingiustamente coinvolta. In presenza di minori l’iter prevede che la richiesta di visualizzazione dell’immagine questa sia presentata da chi esercita la potestà genitoriale.
 
L’iniziativa, già in corso in altri territori, anche della Regione Emilia-Romagna, ha pieno riscontro normativo. L’Azienda afferma di aver "definito tutte le garanzie sul trattamento dei dati in base alle norme ed interpellato al proposito il Garante della Privacy che ha espresso parere favorevole". La novità sarà oggetto di una capillare iniziativa di comunicazione integrata a bordo bus da una apposita segnaletica dedicata.

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