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Cronaca

Una "cordata" solidale avvia maxi raccolta fondi per ristrutturare l'Oncoematologia Pediatrica

Il progetto prevede interventi volti alla completa ristrutturazione di un'area di circa 600 metri quadrati all’interno dell’ospedale riminese, per un totale di spesa prevista di circa 600 mila euro

Si è svolta al Grand Hotel di Rimini, la serata di solidarietà a favore del Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell'Ospedale Infermi, dedicata a sostenere il progetto di Ausl Romagna volto alla ristrutturazione del day hospital all’interno del nosocomio riminese, promossa da Gruppo Amadori attraverso la Onlus “Il Germoglio”, insieme a Cia-Conad e Arop Odv. Hanno partecipato alla serata oltre 250 invitati, fra autorità e istituzioni del territorio, come l’assessore regionale Andrea Corsini, i sindaci di Rimini e Cesena, Jamil Sadegholvaad ed Enzo Lattuca, i vertici di Ausl Romagna, il direttore sanitario Mattia Altini, i vertici del Gruppo Amadori, Flavio Amadori, Presidente, Denis Amadori, Vicepresidente, Andrea Amadori, consigliere e Francesco Berti, ad, i vertici di Cia- Conad, con l’ad Luca Panzavolta, il Presidente di Arop Odv, Roberto Romagnoli, nonché una nutrita rappresentanza di imprenditori del territorio, insieme a numerosi partner strategici del Gruppo agroalimentare di Cesena, che hanno voluto dare il proprio contributo nel finanziare gli interventi volti alla completa ristrutturazione di un'area di circa 600 metri quadrati all’interno dell’ospedale riminese, per un totale di spesa prevista di circa 600.000 euro.

Grazie ai fondi col contributo diretto di Amadori e il supporto dei suoi partner sono stati raccolti durante la serata 145.000 euro. Di questi, 125.000 euro saranno destinati alla ristrutturazione del reparto, in aggiunta a quanto già raccolto da Cia-Conad e Arop Odv, per una cifra complessiva ad oggi di circa 320.000 euro. I restanti 20.000 euro saranno destinati alla formazione dei medici e infermieri del reparto di Pediatria. L’inizio degli interventi strutturali e funzionali all’interno del Reparto è previsto a partire dal prossimo autunno. La raccolta fondi continuerà anche nei prossimi mesi con l’obiettivo di coprire gli interi costi di realizzazione dell’opera.

“Questa serata segue le iniziative già promosse dal Gruppo negli anni scorsi, insieme all’importante supporto dei nostri partner strategici, a favore del Reparto di Oncoematologia Pediatrica dell'Ospedale Infermi, dove ogni giorno ci si prende cura di tanti piccoli malati - ha spiegato Denis Amadori, vicepresidente del gruppo cesenate e Presidente de “Il Germoglio”. “In particolare, con la nuova onlus costituita a novembre 2021, vogliamo rafforzare il nostro impegno sociale creando una vera e propria filiera della solidarietà che unisce il Gruppo Amadori e alcuni dei suoi più importanti stakeholder nel sostegno a una struttura sanitaria all’avanguardia sul territorio”.

La Onlus Il Germoglio ha l’obiettivo primario di sostenere finanziariamente la ricerca medico-scientifica nel settore oncologico pediatrico e l’attività di formazione per operatori sanitari, medici e infermieri del Reparto di Pediatria dell’Ospedale Infermi, finanziando anche master universitari, corsi di alta formazione (inclusa la donazione di apparecchi medici a supporto), partecipazioni a congressi ed eventi formativi Epals (Emergency Pediatric Advance Life Support). L’iniziativa di solidarietà al Grand Hotel di Rimini ha rappresentato un’ulteriore manifestazione d’attenzione e sensibilità verso la promozione di un’assistenza sanitaria di alto livello sul territorio romagnolo, in particolare nei confronti di una delle fasce più deboli e inermi della popolazione.

"Esprimo gratitudine – dichiara Tiziano Carradori,  direttore generale di Ausl Romagna - per il supporto che il Germoglio Onlus con il Gruppo Amadori, Arop Odv e Cia-Conad hanno voluto assicurare alla Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale di Rimini, con questa importante campagna di raccolta fondi, che ha visto coinvolti molti imprenditori e diverse componenti  della società civile, in un momento difficile per la sanità pubblica, la quale non può prescindere dall’avere adeguate  risorse materiali per fare fronte ai bisogni di salute, garantendo standard qualitativi tecnologici e professionali elevati”.

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