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Cronaca Coriano

Coriano, ancora azioni importanti in campo ambientale

"Il voto favorevole si è ottenuto grazie al voto compatto di tutta la maggioranza, mentre la minoranza ha votato contrario, evidentemente non capendo il senso di quanto indicato dalla proposta", viene commentato

Come preannunciato, dopo la presentazione del progetto Unimore, il Consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno che impegna il sindaco a divulgare i risultati dello studio a tutti gli organi istituzionali interessati come al Ministero all’Ambiente e alla Regione Emilia-Romagna. "Il voto favorevole si è ottenuto grazie al voto compatto di tutta la maggioranza, mentre la minoranza ha votato contrario, evidentemente non capendo il senso di quanto indicato dalla proposta", viene commentato dal sindaco Domenica Spinelli.

Lo studio scientifico fatto da Unimore verrà completamente divulgato e pubblicato online sul sito del Comune di Coriano, in modo che possa essere considerato e valutato per essere da stimolo ed oggetto di importanti approfondimenti. "Riteniamo che lo spessore di un lavoro così importante, che per la prima volta viene commissionato in modo alternativo, debba essere considerato ed approfondito e noi contribuiremo a fare questo, come stiamo facendo ormai da oltre 6 anni - spiega Spinelli -. Come passo aggiuntivo oggi ho inviato al Presidente della Provincia di Rimini la richiesta, in collaborazione con il Comune, di istituzione di un registro Provinciale delle patologie correlate all’ambiente, anche alla luce di quanto contenuto nel disegno di legge, come preannunciato dal senatore Croatti il 7 novembre, dell’istituzione di un registro tumori nazionale.”

La fase conclusiva dello studio è pubblicata sul sito del Comune di Coriano e resa fruibile e tutti, come già dallo scorso anno sono pubblici i risultati intermedi dello studio stesso. "Lo studio scientifico, utilizzando lo stesso modello della regione, ha dimostrato che è ambientalmente più conveniente ridurre il numero degli inceneritori, anche alla luce delle nuove direttive europee orientate al recupero di materia piuttosto che al recupero di energia - dice l'assessore all'Ambiente, Anna Pazzaglia -. Inoltre lo studio ha dimostrato che le emissioni in aria acqua e terra determinano la presenza di metalli ed altre sostanze, che nei casi previsti non superano i limiti indicati dalla legge che però non assicurano l’assoluta mancanza di danno. E’ dunque importante chiedere l’aggiornamento dei limiti di emissione e dei prodotti da monitorare".

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