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Cronaca

Coronavirus, il premier Conte fa il punto su bonus turismo, sostegno all'economia e centri estivi

Il presidente del Consiglio: "Riaprire tutto rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile gli sforzi"

Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha toccato alcuni temi caldi giovedì mattina alla Camera, Il premier ha fatto il punto sull'emergenza e sulle misure adottate. "Il governo ha sempre inteso la gravità della situazione, non ha mai inteso procedere per via estemporanea, improvvisata e tantomeno solitaria. Abbiamo considerato tutti i valori coinvolti, gli interessi, in un accurato bilanciamento costituzionale. Abbiamo avuto una interlocuzione ampia e condivisa", ha affermato il premier parlando alla Camera, oltre ad evidenziare le pesanti conseguenze di un atteggiamento ondivago: "passare dalla politica del chiudiamo tutto al riapriamo tutto, rischierebbe di compromettere in maniera irreversibile gli sforzi".

Il premier cita il documento elaborato dal Comitato tecnico scientifico e dall’Istituto di Sanità nel quale si spiega come una riapertura di tutte le attività e delle scuole porterebbe al collasso del sistema sanitario in appena un mese. "Alla luce delle raccomandazioni del Cts la data del 4 maggio segna l'inizio della fase due. E' un primo passo fondamentale necessario a tanti cittadini lavoratori imprenditori per la riconquista di una vita quanto piu' normale, serena. Questa nuova fase sarà una fase di convivenza con il virus. Non di liberazione dal virus. Siamo ancora dentro la pandemia, non ne siamo usciti".

Rischi e riaperture

E sulle riaperture tira il freno: "Una riapertura incauta porterebbe a una recrudescenza del contagio. E' evidente che se si riaprissero la scuola, tutti i luoghi di lavoro, se si autorizzassero senza restrizioni le relazioni sociali, tutto ciò darebbe impulso alla crescita dei contagi ed è per questo che il governo ha operato una scelta, decidendo di partire dal lavoro, adottando tutte le misure di sicurezza. Lo voglio dire chiaro: a rischio di apparire impopolare il governo non puo' assicurare il ritorno immediato alla normalità della vita precedente. Ci piacerebbe, ma dobbiamo avere consapevolezza che il virus continua a circolare nella nostra comunità. Abbiamo 105mila casi di contagiati accertati, senza contare i molti di più casi non accertati". E aggiunge: "Questo è un piano che persegue l'interesse generale, anche con misure impopolari. Non è un programma elettorale destinato a raccogliere il consenso".

La mappa del rischio

"Nelle prossime ore il ministero della salute emanerà un provvedimento che definirà criteri e soglie di allarme in ciascuna area del paese - prosegue Conte - in conseguenza di questo si può anche concordare un allentamento delle misure restrittive, circoscritto su basi territoriali laddove la soglia epidemica sia meno critica". Un piano specifica "supportato da precisi presupposti scientifici non già un piano rimesso a iniziative improvvide di singoli enti locali".

Visite e sport

Conte rivolgendosi alla Camera spiega che "Dal 4 maggio ci si potrà muovere all'interno delle regione per andare a trovare i propri cari e fare attività motoria non solo nei dintorni della propria abitazione, sempre mantenendo la distanza di sicurezza".

Economia e bonus turismo

Annunciati inoltre in aula "ulteriori provvedimenti" del governo "che assumeranno la forma del decreto legge sottoposto al parlamento" per sostenere l'economia. Tra questi "saranno sbloccati 12 miliardi di euro come anticipazioni della Cdp a favore delle regioni e degli enti locali". Nel decreto di aprile "ci saranno 25 miliardi per le misure di sostegno al lavoro e sostegno al reddito come cassa integrazione, indennizzi per colf e badanti". E, ancora, un sostegno alle imprese turistiche e alle famiglie, sotto alcune soglie di reddito, "con un bonus da spendere nelle strutture ricettive del Paese". 

Centri estivi

Infine, Conte ha annunciato che "occorrerà valutare la possibile riapertura, in modalità sperimentale, di nidi e scuole dell'infanzia, oltre ai centri estivi e ad altre attività ludiche ed educative destinate a nostri bambini". Per il premier è condivisibile "l'urgenza di ripensare gli spazi educativi in forma dilatata, anche tramite una nuova progettazione degli ambiti urbani e l'utilizzo, laddove possibile, degli spazi di prossimità".

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