Pullman per l'Ucraina bloccati al confine sloveno: alcuni passeggeri sono partiti da Rimini
Alla frontiera i mezzi sono stati fermati e le persone a bordo hanno riferito che probabilmente saranno obbligate a tornare indietro
Una coda lunga poco meno di un chilometro, centinaia di mezzi pesanti e auto in fila sotto una leggera pioggia. È la situazione che si registra al valico confinario di Fernetti dove da venerdì mattina, causa i serrati controlli da parte delle autorità slovene in merito all'allerta contagio da Coronavirus, il traffico è congestionato. Come racconta TriestePrima, lì dalle 11 di mercoledì si trovano a stazionare due pullmann provenienti dall'Italia carichi di un centinaio di passeggeri di nazionalità ucraina diretti nel loro Paese d'origine. La maggior parte sono partiti da Bari e hanno risalito la penisola facendo tappa a Foggia, Pescara, Ancona, Rimini, Bologna, Padova e Udine raccogliendo ulteriori connazionali. Alla frontiera i mezzi sono stati fermati e le persone a bordo hanno riferito che probabilmente saranno obbligate a tornare indietro. Il motivo è la loro provenienza: la Slovenia infatti vuole chiudere la frontiera italiana impedendo l'ingresso alle persone provenienti dal Paese per limitare il rischio di contagio. Giovedì, a quanto riportato dal quotidiano di lingua slovena di Trieste "Primorski Dnevnik", la polizia slovena non aveva dato ulteriori spiegazioni ai viaggiatori intimando loro di rientrare in Italia.
Nella giornata di venerdì sul posto sono giunti anche i carabinieri italiani che hanno giudicato la situazione a Fernetti «Sotto controllo» nonostante le lunghe code. Poco dopo le 15 i passeggeri dei due pullman hanno ricevuto un po' d'acqua da parte delle pattuglie, ma sarebbe anche arrivato una sorta di ultimatum da parte delle autorità slovene. Le persone bloccate avrebbero avuto ancora due ore di tempo per lasciare la zona prima di essere sgomberate con la forza.