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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Diminuiscono i nuovi contagiati. Venturi: "Faccio il tifo per Rimini, ha preso misure draconiane che danno risultati"

Per Venturi "il blocco produttivo e la chiusure di strade" stanno producendo una "frenata molto positiva". Anche in quest'aggiornamento Rimini conta 6 morti in più ma solo 59 contagi in più

"Faccio il tifo per Rimini, anche perché ci ho molti amici e ci vado al mare. Rimini ha preso misure molto draconiane che stanno dando i loro frutti", così a commento dei dati di sabato sull'andamento dell'epidemia il commissario regionale all'emergenza Sergio Venturi. Per Venturi "il blocco produttivo e la chiusure di strade" stanno producendo una "frenata molto positiva". Anche in quest'aggiornamento Rimini conta 6 morti in più ma solo 59 contagi in più per un totale di 1.323 positivi al virus.

La situazione a Rimini e provincia

GUARIGIONI - Sono 4 le nuovi guarigioni cliniche di pazienti precedentemente risultati positivi a Coronavirus. Sono tre pazienti di sesso maschile e 1 donna. I pazienti attualmente guariti risultano essere nel complesso 32. A questa notizia si aggiungono oltre  20 altre persone uscite dalla quarantena, che portano il totale complessivo a circa 370. Restano attualmente in isolamento domiciliare circa 1.850 persone, comprendenti sia gli ammalati sia chi ha avuto contatti stretti con casi positivi accertati. 

NUOVI CONTAGI - Per ciò che riguarda l’evoluzione dei nuovi contagi, nella giornata odierna se ne contano  59, comunicati dalla Regione, 56 dei quali residenti in provincia di Rimini e gli altri 3 fuori provincia. Il totale si attesta su 1.323 casi diagnosticati per Coronavirus sul territorio della provincia di Rimini, 1.256 residenti in provincia e 67 cittadini residenti al di fuori dei confini provinciali. Per quanto riguarda il dato odierno, dei 56 residenti in provincia, 21 sono maschi e 35 femmine. Sempre di questi pazienti, 39 sono in isolamento domiciliare perché privi di sintomi o con sintomi lievi e 17 ricoverati, di cui uno in Terapia intensiva.

NUOVI DECESSI - Per quanto riguarda i decessi, oggi se ne registrano 6: 3 di  pazienti di Rimini (un uomo di 78 anni e due donne di 70 e 90 anni); 1 paziente di sesso femminile di 98 anni residente a cattolica, una paziente di Riccione di 85 anni e una donna di San Clemente di 92 anni.

I CASI COMUNE PER COMUNE - Aggiornando i dati precedentemente forniti, sulle persone con residenza o domicilio in provincia di Rimini che risultano positive, va ricordato  che tali dati ricomprendono anche residenti che, per vari motivi, possono essere stati diagnosticati fuori provincia.  Tali dati divisi per comune di residenza/domicilio risultano essere i seguenti: Rimini  452; Cattolica 172, Riccione 171, Misano Adriatico 94, San Giovanni in Marignano  101, Santarcangelo di Romagna 38, San Clemente 29, Montescudo-Monte Colombo 27, Morciano di Romagna 27, Coriano 42, Novafeltria 23, Bellaria Igea Marina 20, Saludecio  13 , Verucchio 15, Pennabilli 9, Mondaino 8, San Leo 7, Montefiore Conca 5, Gemmano  4, Montegridolfo  5, Talamello 3, Poggio Torriana 4, Maiolo 2, Sant’Agata Feltria 1.

L'andamento in Regione
 

In totale, in regione, sono 12.383 i casi di positività al Coronavirus, 795 in più di venerdì. 52.991 i test refertati, 5.193 in più sempre rispetto a ieri. Questi i dati - accertati alle ore 12 di sabato, sulla base delle richieste istituzionali - relativi all’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna. Complessivamente, sono 5.358 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (301 in più rispetto a venerdì); aumentano di poche unità – come si sta verificando negli ultimi giorni - quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 316, 8 in più rispetto a venerdì. I decessi sono passati da 1.267 a 1.344: 77, quindi, quelli nuovi, di cui 44 uomini e 33 donne.

Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 1.075 (115 in più rispetto a venerdì), 833 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 192 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi (+38 rispetto a venerdì).

Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 22 residenti nella provincia di Piacenza, 2 in quella di Parma, 12 in quella di Reggio Emilia, 12 in quella di Modena, 8 in quella di Bologna (di cui 1 nel territorio imolese), 8 in quella di Ferrara, 6 in quella di Ravenna, 1 in quella di Forlì-Cesena (1 nel territorio di Forlì), 6 in quella di Rimini.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 2.390 (114 in più rispetto a venerdì), Parma 1.752 (62 in più), Reggio Emilia 1.996 (135 in più), Modena 1.922 (150 in più), Bologna 1.347 (+62 rispetto a venerdì , e 239  Imola, 11 in più), Ferrara 281 (37 in più rispetto a ieri), Ravenna 521 (33 in più), 335 nell'area Forlivese e 306 in quella Cesenate , Rimini 1.323 (59 in più).

La valutazione di Venturi

A commentare i dati regionali è il commissario ad acta Sergio Venturi, fiducioso: “Abbiamo un calo relativo, progressivamente stiamo andando verso una situazione che piano piano migliora. Lo dico piano piano, ma per la prima volta i decessi calano nella nostra statistica negativa, sono 77, cioé circa 20 meno di ieri, è un calo che cercheremo di consolidare nei prossimi giorni”. La prossima sfida sanitaria è “spostare l'attenzione fuori, partendo dalle case per anziani, le case protette e nelle comunità locali. Fare un'aggressione all'esterno al virus per preservare gli ospedali”.

Venturi annuncia inoltre che è stato appena fatto un ordine di 100mila test sierologici, che diversamente dai tamponi ci dicono anche se c'è stata o meno la malattia, con questi inizieremo a testare tutti gli operatori sanitari della regione, abbiamo 62mila dipendenti compresi anche anche nelle retrovie che non sono a contatto con gli ammalati. Per il personale sanitario oggi seguiamo le indicazioni del ministero di fare il tampone ai sintomatici, gli altri medici vanno a lavorare”. Intanto fornisce un dato sulle donazioni alla Regione. Le donazioni alle strutture sanitarie hanno superato i 4,5 milioni di euro, e saranno tutti rendicontati. Commenta Venturi: “E' un risultato che ci rende orgogliosi di questa regione ed è al di là di ogni nostra previsione iniziale”. I versamenti vanno effettuati sul seguente Iban: IT69G0200802435000104428964. Causale – Insieme si può: l’Emilia Romagna contro il Coronavirus

Posti letto aggiuntivi già allestiti: 4.886, 168 in più di  venerdì

Da Piacenza a Rimini, continua senza sosta il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto disposto dalla Regione. Da venerdì a sabato, sono 168 i posti letto allestiti per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 4.718 a 4886, tra ordinari (4.358, +160) e di terapia intensiva (528, +8).

Nel dettaglio: 645 posti letto a Piacenza (di cui 45 per terapia intensiva), 1.113 a Parma (63 terapia intensiva), 728 a Reggio (55 terapia intensiva), 531 a Modena (89 terapia intensiva), 897 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (148 terapia intensiva), 272 a Ferrara (32 terapia intensiva), 700 in Romagna (in particolare: 258 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione; 113 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva a cui si aggiungono ulteriori 8 posti messi a disposizione da Villa Maria Cecilia di Cotignola; 71 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva; 89 Forlì, di cui 10 per terapia intensiva; 120 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva).


Per quanto riguarda gli ospedali Covid, si conferma su Parma l’attivazione da parte dell’ospedale Piccole Figlie (ad sabato 25 posti letto Covid attivati sui 30 messi a disposizione) e della casa di cura Val Parma Hospital (22 posti letto Covid attivati sui 36 messi a disposizione). Sempre in provincia di Parma sono stati attivati ulteriori 20 posti letto da parte della casa di cura Città di Parma. Per la provincia di Modena è attivo l’Ospedale di Comunità di Fanano, riconvertito a struttura Covid. Già pronti come Covid hospital quello del Delta di Ferrara (92 posti letto aggiuntivi per acuti, 4 subintensivi e 6 intensivi), che si affianca all’hub del Sant’Anna, e - per la Romagna - l’ospedale di Lugo, con 44 posti letto Covid attivati a cui si aggiungerà quello di Riccione che al momento ha attivato 41 posti letto per acuti; entrambi da affiancare agli hub di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena.

Sul resto del territorio regionale restano confermate a Piacenza la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo per complessivi 120 posti letto, l’Ospedale di Comunità di Bobbio, Castel San Giovanni e Fiorenzuola; a Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub), Fidenza e Borgo Taro; a Reggio Emilia, a supportare l’hub Arcispedale Santa Maria Nuova in città, oltre a Guastalla si è aggiunto Scandiano e la struttura Villa Verde con 40 nuovi posti letto; a Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta) e sono pronti Carpi (dove è già attiva per pazienti Covid anche la Terapia Intensiva con 15 posti letto), Mirandola e Sassuolo; a Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25, oltre al Bellaria, già Covid hospital che funzionerà come tale anche per l’imolese. Sempre a Bologna, nell’ambito del nuovo accordo con l’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) si sono aggiunte le case di cura Vill’Alba e Villa Erbosa, entrambe dotate di posti letto per la Terapia Intensiva, Villa Laura con 32 nuovi posti letto attivati e il San Giovanni con 52 nuovi posti letto.

Le  attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile

Sabato mattina all’aeroporto Marconi di Bologna, alla presenza della Guardia di Finanza e del direttore dell'Ufficio regionale Dogane e Monopoli, sono state consegnate all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile 80.600 mascherine. Sono arrivate dal Dipartimento nazionale protezione civile altre 243.000 mascherine Montrasio, 6.800 mascherine ffp2, 22.080 mascherine ffp3 e 2.160 tute. Dall’inizio dell’emergenza, tra Dipartimento nazionale e donazioni sono pervenute in Emilia-Romagna 528.000 mascherine ffp2, 95.430 ffp3, 12.800 occhiali protettivi, 31.168 tute, 1.618.300 mascherine chirurgiche, 718.00 guanti, 2.600 camici, 3.000 copriscarpe, 2.000 copricapo; le mascherine del tipo Montrasio risultano essere 3.366.000.

Volontariato

Sono stati 685, mai così numerosi, i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati giovedì; dall’inizio dell’emergenza, si contano 6.473 giornate. Le principali attività che li hanno visti impegnati nella giornata di ieri vanno dal supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze (a cura di 218 volontari tra Cri e Anpas); al supporto ai Comuni per le varie attività di assistenza alla popolazione (oltre 400 volontari di tutti i coordinamenti provinciali); alla disinfezione e sanificazione dei mezzi di soccorso (25 volontari tra Parma e Piacenza). È stata montata una tenda ministeriale pneumatica alla Caserma dei Carabinieri di Ferrara, per lo svolgimento delle udienze di convalida degli arresti in sicurezza e un’altra tenda ministeriale è stata installata presso l’ospedale Bufalini di Cesena per effettuare i tamponi direttamente dalle macchine.

Drive through

Per accertare la guarigione delle persone già risultate positive, senza scendere dall’auto, sono in corso azioni a San Lazzaro di Savena (Bo), Reggio Emilia, Cesena, Guastalla, Castelnuovo Monti (Re); presto anche a Scandiano, Correggio e Montecchio (Re). La metodologia ‘drive through’ affianca l’attività dei tamponi a domicilio. Obiettivo: valutare persone clinicamente guarite (prive dei sintomi dell’infezione) che necessitano di effettuare il tampone due volte a distanza di almeno 24 ore uno dall’altro, prima di essere dichiarate guarite a tutti gli effetti.

La prima apertura è avvenuta il 14 marzo a cura dell’Azienda sanitaria di Bologna nella sede del Dipartimento a San Lazzaro di Savena. A seguire, si stanno diffondendo le postazioni, grazie all’impegno per l’allestimento dei volontari di protezione civile: la struttura di Reggio Emilia è stata attivata nella camera calda del vecchio Pronto Soccorso; a Cesena sono state montate una tenda e un gazebo nel parcheggio dell’Ospedale Bufalini; a Scandiano, Correggio e Montecchio stanno per essere approntate postazioni nelle camere calde dei Pronto Soccorso.

32 i punti triage attivi in regione

Con l’apertura dello spazio di filtraggio davanti all’ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, sono 32 i punti-triage attivi in Emilia-Romagna (10 davanti alle carceri, 22 davanti agli ospedali): 3 in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in quella di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 a Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 nel modenese (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di Bologna (davanti al Sant’Orsola e al Maggiore, e a Imola);  2 in provincia di Ferrara (Argenta e Cento); 1 in provincia di Forlì-Cesena (Meldola); 1 a Ravenna città); e 1 nella Repubblica di San Marino.

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