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Cronaca

"Non ci vediamo da giorni", amici pizzicati a farsi una birra in piazza

Continuano i pattugliamenti serrati della polizia di Stato per presidiare le strade e controllare il rispetto dell'ordinanza anticontagio

Continuano i controlli serrati da parte della polizia di Stato per far valere l'ordinanza anticontagio e, allo stesso tempo, presidiare le strade della città. Nelle ultime 24 ore sono state 6 le persone denunciate a piede libero per l'inosservanza al provvedimento delle autorità. In particolare a finire nei guai è stato un albanese 29enne che, nel cuore della notte tra lunedì e martedì, è stato fermato in sella alla sua moto. Verso le 3 lo straniero è incappato in una pattuglia che gli ha intimato l'alt. La scusa, che gli è valsa il deferimento alla magistratura, è stata quella di essere andato a cenare a casa di parenti per poi essersi intrattenuto con loro fino a tarda notte. Più articolata è stata la storia messa in piedi da due amiche, una milanese 47enne residente a Riccione e una riminese 36enne, fermate intorno alle 14.30 in piazza Marvelli a bordo di un'auto. In un primo momento hanno sostenuto di essere uscite per fare la spesa e, quando gli agenti hanno fatto loro presente che erano disponibili numerosi supermercati molto più vicini alle loro abitazioni, la 47enne ha aggiunto di essere venuta a Rimini col Metromare per fare una passeggiata ed essersi poi incontrata con l'amica che la stava portando a casa.

Una birra in compagnia è stata fatale a due amici riminesi che, verso le 18, si sono incontrati in piazzetta Zavagli. Entrambi, alla richiesta degli agenti di spiegare il motivo della loro presenza in giro, hanno raccontato che non si vedevano da parecchio tempo e avevano voglia di bere qualcosa assieme. Ancor più surreale il racconto di un albanese 20enne, anche lui fermato intorno alle 18 nel centro storico di Rimini, che ha fornito una versione improbabile per spiegare la sua passeggiata. Il giovane, infatti, ha raccontato di essere andato a trovare un collega di lavoro per sapere il il titolare dell'azienda li aveva messi in ferie. All'ovvia domanda degli agenti se non poteva informarsi facendo una telefonata, il 20enne ha dichiarato di non avere il cellulare ma proprio mentre stava facendo questa affermazione il telefonino ha iniziato a squillare dalla tasca facendogli così guadagnare una denuncia a piede libero.

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